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Galleria Principe al Fondo con Invimit, ira della Sinistra: “No alla svendita degli immobili comunali”

Il consigliere Peppe Aiello: “No al conferimento degli immobili comunali al fondo con Invimit, devono restare del Comune”
A cura di Pierluigi Frattasi
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"No alla svendita degli immobili del Comune di Napoli". Sulla cessione del 30% della proprietà della Galleria Principe di Napoli al Fondo Napoli (che vede assieme Comune e Invimit) si consuma lo scontro tra la Sinistra e l'amministrazione del sindaco Gaetano Manfredi. Il Comune ha ribadito che il fondo è di natura pubblica e che gli immobili, in molti casi, come quello della Galleria Principe, non saranno venduti, ma valorizzati. Invimit Sgr (Investimenti Immobiliari Italiani Sgr S.p.A.) è una società il cui capitale è interamente detenuto dal Ministero dell'Economia e delle Finanze. Il sindaco Gaetano Manfredi ha spiegato che "non c'è nessuna privatizzazione, solo un migliore utilizzo". La vendita degli immobili, insomma, non è impossibile, ma sarà comunque il Comune ad avere la parola finale, in quanto socio al 70% del fondo.

I beni del Comune al Fondo Napoli con Invimit

Non è escluso, insomma, che altri immobili comunali conferiti non possano un domani essere venduti. Al momento, il passaggio ha riguardato solo 5 immobili (Palazzo Cavalcanti, I depositi ANM di Posillipo e del Garittone, Villa Cava a Marechiaro, Galleria Principe di Napoli, il palazzo di Via Egiziaca a Pizzofalcone) e 3 caserme (queste ultime vendute al 100% al Fondo). Al Comune di Napoli dalla vendita sono andati 16 milioni di euro. Ma nel lunghissimo elenco dei beni sottoposto a Invimit ci sono anche altri immobili, come ville, palazzi e negozi.

Aiello e D'Alise (Pci): "No alla vendita dei beni pubblici"

Una parte della Sinistra napoletana è preoccupata. Il Consigliere della III Municipalità Stella-San Carlo all'Arena, Giuseppe Aiello, assieme alla Federazione Napoletana del PCI, con il segretario Pietro D'Alise. Aiello in una nota ha espresso:

Il proprio totale dissenso nei confronti della delibera della Giunta Comunale 437 del 2023, che propone la cessione e la svendita di parti significative del patrimonio pubblico napoletano. Edifici storici, come la Galleria Principe di Napoli, sono destinati ad essere ceduti a una società immobiliare, la Invimit, controllata dal ministero dell'Economia, il cui ministro è della Lega, che li sfrutterà esclusivamente per fini di mercato, trascurando il benessere di Cittadine e Cittadini.

E aggiunge:

In un contesto in cui il libero mercato si espande in maniera sproporzionata, gli extraprofitti degli speculatori aumentano a discapito di diritti fondamentali come la Sanità pubblica, l'istruzione per tutti, alloggi dignitosi e lavoro sicuro, i quali saranno ancora di più sottratti in virtù di una privatizzazione fuori controllo. La Federazione del PCI con il propio Consigliere della 3 Municipalità Giuseppe Aiello respingono l'approccio mercantile alla gestione della città e delle persone che la abitano, sostenendo invece i principi di solidarietà e universalità conformemente allo spirito originario della Costituzione. In realtà, c'è un disegno politico che viene da lontano, dal Governo Draghi, e proseguito col Governo di Destra Meloni, che camminano di pari passo all'attuazione di leggi che smantellano lo Stato Sociale. Per non parlare di quello di assicurare il patrimonio artistico Culturale ed immobiliare pubblico di un valore inestimabile, con l'obbiettivo di consegnare ai potenti delle lobby la gestione della cosa pubblica e del bene comune".

La presidente del Consiglio Amato: "È valorizzazione, non vendita"

Sulla vicenda è intervenuta venerdì 1 dicembre la Presidente del Consiglio Comunale, Enza Amato:

"Il Consiglio Comunale di Napoli ha approvato uno degli atti più importanti di questa consiliatura.  Con l’approvazione della delibera 437 si compie un passo significativo per la valorizzazione del patrimonio comunale. L’adesione al Comparto Napoli del fondo i-3 Sviluppo, prevede la collaborazione con INVIMIT SGR SPA e Fondazione Inail, partners pubblici, ed evidenzia un impegno serio verso la valorizzazione del patrimonio comunale piuttosto che la pericolosa dismissione ovvero le fantasiose operazioni di bilancio fatte dalla precedente amministrazione. Sarà garantita massima attenzione verso la destinazione d'uso degli immobili e il pieno coinvolgimento del Consiglio Comunale sui futuri ed ulteriori trasferimenti di beni al fondo, assicurando che i valori della trasparenza e della tutela del nostro patrimonio siano sempre al centro delle decisioni. Di questo primo trasferimento fa parte anche la Galleria Principe. È utile precisare, perché legittima è la preoccupazione che ho raccolto da diverse parti, che la stessa non sarà venduta ma è oggetto di valorizzazione, e che saranno tutelate tutte le realtà che operano all’interno di essa, che svolgono attività meritorie da anni e che hanno un regolare contratto di locazione".

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