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Fuorigrotta, contributi di 2mila euro alle famiglie sfollate di via Leopardi per affittare una casa

Arrivano i contributi all’affitto di 2mila euro ciascuno per le 21 famiglie sfollate dal palazzo di via Leopardi 142 B di Fuorigrotta, sgomberato il 10 giugno scorso per rischio crollo, dopo alcune lesioni dovute probabilmente alle infiltrazioni d’acqua. Potranno accedere al bando fitti della Regione Campania.
A cura di Pierluigi Frattasi
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Arrivano i contributi all'affitto di 2mila euro ciascuno per le 21 famiglie sfollate dal palazzo di via Leopardi 142 B di Fuorigrotta, sgomberato il 10 giugno scorso per rischio crollo, dopo alcune lesioni dovute probabilmente alle infiltrazioni d'acqua. La Regione Campania e il Comune di Napoli si sono attivati per assicurare in questi giorni sistemazioni alternative alle famiglie sfollate. La Protezione Civile in un primo tempo aveva offerto a chi non ha trovato ricovero da parenti o amici brandine di emergenza in una palestra. Ma alcune famiglie hanno rifiutato, ritenendo la soluzione non idonea in questo periodo di Covid19. Un paio di famiglie in questi giorni hanno continuato a dormire in auto. Per venire incontro alle loro esigenze, quindi, e non essendo ad oggi disponibili prefabbricati in cui alloggiarli, alla fine si è deciso di stanziare un contributo di 2mila euro a famiglia come aiuto all'affitto. Gli sfollati potranno accedere alla procedura prevista dal Bando Fitti della Regione (articolo 6 delle linee guida regionali per il sostegno alla locazione della DGR 494 del 16 ottobre 2019).

Il Comune: “Da noi massima assistenza agli sfollati”

Il contributo è arrivato dopo la richiesta avanzata dall'assessore alla Protezione Civile Rosaria Galiero alla Regione Campania. “Le istituzioni – spiega Diego Civitillo, presidente della X Municipalità Bagnoli-Fuorigrotta – si sono subito attivate predisponendo gli atti per dare sostegno alle famiglie che loro malgrado sono state costrette a lasciare il palazzo. La comunicazione del contributo regionale è arrivata ieri, 24 giugno, e l'abbiamo subito comunicata al condominio. Gli atti assegnano alle famiglie 2mila euro per sopperire alle spese di questo periodo di fuoriuscita obbligatoria dalle proprie case. La prossima settimana faremo gli incontri con l'agenzia sociale per la casa a Fuorigrotta del Comune che assiste le famiglie per compilare le pratiche di sostegno al fitto, morosità incolpevole ed emergenza abitativa”.

I tempi per i rientri

Sono due le scale sgomberate– spiega Costanza Boccardi, assessore della X Municipalità che sta seguendo dall'inizio la vicenda – per un totale di 21 famiglie, alle quali si aggiungono 4 esercizi commerciali. Le famiglie sono tutte proprietarie di casa, ad eccezione di due nuclei affittuari dell'Acer, ex Iacp. Abc è intervenuta subito sulla perdita che è stata chiusa nel giro di pochi giorni. Adesso l'edificio è monitorato dai tecnici del condominio, che dovrà produrre il certificato di eliminato pericolo per rientrare”. I tempi? Probabilmente uno o due mesi. “Noi ci siamo subito attivati per le sistemazioni. La Protezione Civile ha fatto l'evacuazione ed offerto brandine in palestra che 2-3 famiglie non hanno voluto accettare. Mentre il Comune si è messo a disposizione anche per il trasporto di 3 persone allettate in ambulanza. Quindi, non avendo possibilità di dare prefabbricati, è stato proposto il contributo al fitto, che sarà erogato dietro stipula di contratto per uno-due mesi, il tempo necessario al rientro. Nella speranza che possono rientrare quanto prima. Bisognerà studiare con la Regione una deroga al tetto Isee solo per queste famiglie che aderiscono al bando fitti”.

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