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Fumarola di Agnano, i consiglieri del M5S: “Fare chiarezza sui lavori di chiusura”

Ancora polemiche ad Agnano per la fumarola causata da una trivellazione del terreno: l’azienda ha iniziato i lavori per la chiusura del pozzo, ma dopo i cittadini anche il Movimento Cinque Stelle locale si schiera a favore della Protezione Civile per il coordinamento dei lavori: “Bisogna fare chiarezza sulla vicenda”.
A cura di Giuseppe Cozzolino
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Polemiche a non finire ad Agnano, per la fumarola causata da una trivellazione e che ha portato ora a lavori urgenti per la chiusura del pozzo, per impedire che l'equilibrio idrotermale del suolo potesse compromettersi ulteriormente. Dopo un mese di proteste dei cittadini, sono iniziati i lavori di chiusura del pozzo, ma i cittadini chiedono che ad occuparsene sia la protezione civile, e non l'azienda stessa che aveva inizialmente realizzato la trivellazione.

Anche perché, spiegano i consiglieri pentastellati, "si tratta di una zona rossa con allerta gialla, come definita dalla Protezione civile dal 2016". E che dunque necessita di particolare attenzione. La chiusura del pozzo si è resa necessaria proprio per "la fuoriuscita di gas nocivi per la salute degli abitanti, senza alcun controllo e senza alcuna verifica dell'entità degli stessi e delle soglie di pericolo". Da qui la richiesta, iniziata dai cittadini da un mese circa ed ora condivisa anche dal Movimento Cinque Stelle, che le operazioni di chiusura del pozzo siano fatte "da enti pubblici e non da chi, senza controlli e senza informare le autorità locali, ha effettuato la trivellazione. Riteniamo debba esserci il controllo da parte dei tecnici della Protezione civile e di INGV, considerando anche che il progetto, finanziato dalla Regione Campania per 4 milioni di euro annovera, tra i suoi partner, diverse Università campane, nonché l'Ingv e il Cnr". All'avvio dei lavori di chiusura, alcuni cittadini avevano chiamato anche la polizia, proprio perché convinti che ad occuparsene debba essere la Protezione Civile.

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