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Detenzione di materiale pedopornografico, don Nicola De Blasio sceglie il rito abbreviato

Don Nicola De Blasio, ex parroco della Chiesa di San Modesto e direttore della Caritas diocesana di Benevento, a processo per detenzione di materiale pedopornografico. Ha scelto il rito abbreviato, l’udienza si terrà il 5 maggio prossimo.
A cura di Giuseppe Cozzolino
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Don Nicola De Blasio.
Don Nicola De Blasio.

Rito abbreviato per don Nicola De Blasio, l'ex parroco della Chiesa di San Modesto e direttore della Caritas diocesana di Benevento, accusato di detenzione di materiale pedopornografico. Una formula che permette, dunque, un iter molto più veloce del processo e che se da una parte in caso di condanna prevede uno sconto pari ad un terzo della pena, dall'altro vede lo stesso processo svolgersi allo stato degli atti, con il solo materiale raccolto dalla Procura che ha svolto le indagini. La scelta del rito abbreviata è stata portata in tribunale dagli avvocati Massimiliano Cornacchione e Vincenzo Sguera, ed è stata accettata dal giudice competente. L'udienza è fissata il 5 maggio al Tribunale di Napoli, mentre due giorni dopo i giudici del Riesame partenopeo decideranno sul trasferimento in una struttura di Faicchio per il prelato richiesto dagli avvocati.

Le indagini della Procura di Torino

Tutto iniziò lo scorso 3 novembre 2021, quando la Polizia Postale aveva raggiunto l'abitazione di don Nicola con un mandato di perquisizione. L'inchiesta, partita dalla Procura di Torino, riguarda la detenzione e lo scambio di materiale pedopornografico in tutta Italia. Nell'abitazione del prelato la Polizia Postale aveva rinvenuto materiale pedopornografico all'interno di un computer e del cellulare del parroco, molto conosciuto a Benevento sia per la sua attività presso la chiesa di San Modesto sia in quanto direttore della Caritas diocesana. Finito agli arresti domiciliari, don Nicola provò a difendersi, spiegando che quel materiale lo aveva effettivamente raccolto tra il 2015 ed il 2016 per realizzare egli stesso un'inchiesta sul mondo della pedopornografia, ma che poi interruppe quando si rese conto che quell'inchiesta fosse illegale.

"Materiale per una inchiesta propria", ma il giudice non gli crede

La tesi presentata all'interrogatorio di garanzia non convinse però i giudici, e così il 23 novembre venne spostato dagli arresti domiciliari al carcere. Il Tribunale del Riesame respinse poi il ricorso presentato dagli avvocati difensori, mentre l'inchiesta intanto continuava in tutta Italia, con diversi indagati in tutta la Penisola da parte della Procura di Torino. Don Nicola De Blasio, intanto, ha lasciato i suoi incarichi pastorali ed il ruolo di direttore della Caritas Diocesana. Il 5 maggio prossimo si terrà il rito abbreviato, che potrebbe mettere la parola fine dopo sei mesi a questa vicenda che ha profondamente segnato la comunità sannita.

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