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Elezioni Regionali Campania 2020

De Luca mica si ferma alla Regione: vuole affondare l’accordo Pd-M5S per il sindaco di Napoli

Il governatore uscente Vincenzo De Luca attacca frontalmente il Governo definendolo “un circo equestre”. Ma non è solo per la scuola sullo sfondo la partita per le elezioni comunali di Napoli dell’anno prossimo. Gli uomini di Zingaretti vogliono l’accordo con il Movimento 5 Stelle, il presidente della Regione vuole candidare una figura a lui vicina che ne riconosca la leadership. Nelle urne si consumeranno le sfide tra la lista civica del presidente ed il Pd, e quelle tra i candidati Sindaco sostenuti da De Luca e quelli indicati dall’accordo Pd-M5S.
A cura di Antonio Musella
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"Al governo c'è un circo equestre", ed ancora "abbiamo un paese abbandonato a se stesso", parole durissime quelle pronunciate da Vincenzo De Luca durante un comizio a Vallo della Lucania in Cilento venerdì 4 settembre, un attacco a muso duro. Il tema del contendere è l'apertura dell'anno scolastico, la giunta De Luca ha deciso che in Campania le scuole apriranno il 24 settembre, una settimana dopo l'apertura fissata dal governo. Eppure al governo c'è anche il Partito Democratico, che dovrebbe essere fino a prova contraria il partito dell'ex Sindaco di Salerno. Toni accessi che riportano in superficie una guerra sotterranea che dura da mesi tra i Dem e il governatore e che riguarda proprio gli equilibri di potere sul territorio. L'attacco di De Luca al governo arriva a poche settimane dall'annuncio da parte di Pd e Movimento 5 Stelle di trovare un accordo per le elezioni amministrative dell'anno prossimo, a cominciare dai grandi Comuni come Torino e Roma, ma soprattutto Napoli, su cui Vincenzo De Luca intende mettere una seria ipoteca piazzando un candidato a lui vicino che ne riconosca la leadership. Dall'altro lato il Pd, come più volte ribadito dal segretario provinciale Marco Sarracino legato ad Andrea Orlando ed alla segreteria di Nicola Zingaretti, lavora ad una coalizione per il Comune di Napoli molto diversa da quella composta da De Luca per le regionali. Insomma le scintille sembrano essere appena nella fase iniziale.

De Luca vuole Napoli ma il Pd guarda ai grillini

Tutti i sondaggi lo danno nettamente vincitore, e ci sembra di poter proprio dire che salvo clamorose sorprese, Vincenzo De Luca si appresa a vincere in scioltezza le elezioni del 20 e 21 settembre, iniziando un nuovo quinquennio di governo della Regione Campania. Una partita che sembra segnata e lo stesso presidente guarda già oltre, a quelle elezioni comunali di Napoli che per 10 anni è stata amministrata da Luigi De Magistris, suo acerrimo nemico, e che ora De Luca vuole strappare a tutti imponendo un candidato Sindaco che sia sua diretta emanazione. I piani del Pd però sembra invece ben altri. E' stato lo stesso Ministro degli Esteri Luigi Di Maio a parlare della necessità di trovare un accordo con il Pd per le prossime elezioni napoletane, prontamente ripreso dal segretario locale del Pd Sarracino in un'intervista a Fanpage.it. Una alleanza Pd-M5S può concretizzarsi solo con una coalizione ed un candidato Sindaco che non veda in Vincenzo De Luca il principale azionista. La frattura tra deluchiani e grillini è insanabile ed è stato più volte sottolineato da tutte e due le parti. Per il Pd l'accordo con i grillini, ed in ogni caso la creazione di una coalizione di centro sinistra più spostata su posizioni radicali piuttosto che centriste, sembra essere la strategia per bilanciare lo strapotere di De Luca in Campania.

La sfida delle liste

Quella tra De Luca e i vertici del Pd è una guerra sotterranea che è nata già dalla compilazione delle liste per le regionali. La lista del presidente è una vera corazzata, in "De Luca Presidente" hanno trovato spazio assessori uscenti, ex consiglieri di centro destra, ex sostenitori di De Magistris, pezzi importanti sia della governance della Regione Campania sia del mondo dell'imprenditoria. L'obiettivo è quello di diventare il primo partito della Campania, primato che può contendere solo al Partito Democratico visto il crollo del Movimento 5 Stelle e la pesante flessione della Lega di Salvini. Tendenze certificate da tutti i sondaggi che sono stati prodotti in questi mesi e che danno il Pd e "De Luca Presidente" in un testa a testa per la leadership della coalizione e quindi anche del governo della Regione Campania. Il 22 settembre, il giorno dopo le elezioni, l'esito di questa sfida nella sfida ci dirà molto degli equilibri e dei rapporti di forza con cui il centro sinistra si preparerà alle elezioni comunali di Napoli. Tra le file deluchiane scalpitano, battere l'ormai ex partito di riferimento significa avere la prima scelta sul candidato Sindaco di Napoli. D'altronde, se la sfida nazionale tra centro destra e centro sinistra dovesse far registrare una forte sconfitta dell'area Pd allora le cose per De Luca si metterebbero ancora meglio. Al momento infatti quella del governatore uscente la sola previsione di vittoria che registra il centro sinistra, ma se Giani dovesse perdere in Toscana e Michele Emiliano dovesse essere battuto da Raffaele Fitto in Puglia, la leadership di Zingaretti inizierebbe a traballare così come i suoi uomini a Napoli. Se le regionali finissero con un sonoro 5-1 per il centro destra allora De Luca si ritroverebbe ad essere uno dei soli 3 presidenti di regione rimasti al Pd, insieme a Nicola Zingaretti la cui leadership nazionale sarebbe messa in discussione e a Stefano Bonaccini in Emilia Romagna. A quel punto la partita sul Comune di Napoli vedrebbe De Luca come unico e vero grande manovratore.

Nei Comuni i deluchiani contro i candidati Dem

Su 5 Comuni in cui Pd e Movimento 5 Stelle hanno trovato un accordo per presentarsi insieme alle elezioni comunali della settimana prossima, ben 3 sono in Campania: Giugliano, Caivano e Pomigliano, paese natale di Luigi Di Maio. Uno sforzo importante sia da parte dei vertici del Pd locale che da parte dei grillini, non proprio avvezzi a trovare sinergie e alleanze con altri. La vittoria in questi 3 Comuni rafforzerebbe l'idea di coalizione Pd-M5S alle elezioni comunali di Napoli. I deluchiani lo sanno bene e per questo lavorano per gli altri candidati in campo pure di non far tramontare ogni idea di accordo per le amministrative del prossimo anno. A Giugliano ad esempio, Pd e 5 Stelle sostengono Nicola Pirozzi, docente, molto apprezzato sul territorio, che sfiderà oltre al candidato del centro destra anche il Sindaco uscente, Antonio Pozziello, da sempre vicinissimo a Vincenzo De Luca con cui ha giocato di sponda in tutti questi 5 anni. I deluchiani si augurano la vittoria del Sindaco uscente, che i sondaggi danno però solo terzo dietro a centro destra e a candidato giallo-rosso. Stesso meccanismo si sta riproducendo anche a Pomigliano e a Caivano. Una guerra sotterranea, mai dichiarata, ma che si consuma logorante ogni giorno di più. Con l'abissale vantaggio accumulato sugli avversari per le elezioni regionali, De Luca si sente solido e lanciato, punta il Comune di Napoli pronto a prendersi lo scalpo anche di quello che, sulla carta, sarebbe il suo stesso partito.

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