Dalla serata sushi alla domenica in pasticceria: le più assurde evasioni dagli arresti domiciliari

C'è chi si è messo in fila per prendere il traghetto col volto coperto da un passamontagna, convinto che non sarebbe stato riconosciuto ma col solo risultato di attirare l'attenzione, e chi, sorpreso mentre era diretto in un sushi bar, si è coperto la faccia; ma anche chi ha deciso di lasciare i domiciliari per andare a comprare i pasticcini o una birra al bar. Tutte fughe improbabili, finite nei verbali dei carabinieri del Comando Provinciale di Napoli, che negli ultimi 4 mesi hanno portato a 55 arresti e 42 denunce tra Napoli e provincia; l'impressione è che i domiciliari vengano percepiti come una misura elastica, che può essere violata anche per una cena fuori.
Le evasioni per andare a cena fuori
Nel campionario dei militari dell'Arma ci sono alcuni episodi che la misura cautelare, nell'immaginario di chi è ad essa sottoposto, sia quantomeno "interpretabile". Come nel caso della 46enne sorpresa in automobile sulla Circumvallazione Esterna; quando i carabinieri di Qualiano si avvicinano, vedono che la donna si copre il volto. La osservano bene e la riconoscono. L'uomo alla guida racconta che stanno andando a mangiare sushi a Giugliano, per poi restare di sasso quando i militari gli dicono che la 46enne è ai domiciliari. Ma non è certo l'unico caso: le fanno compagnia il 60enne di Cimitile, che nel giorno di Pasquetta aveva deciso che il rosso sul calendario lo autorizzasse ad andare a bere qualcosa al bar, e il 33enne di Giugliano, che si era messo in fila in pasticceria con moglie e figli per comprare i dolci della domenica ed è stato riconosciuto da un carabiniere libero dal servizio.
In fila per il traghetto col passamontagna
Ma nel lungo elenco dei carabinieri del Comando Provinciale di Napoli c'è anche chi ha pensato a come non farsi riconoscere, fallendo miseramente. Come il 24enne di San Giorgio a Cremano che ha lasciato l'abitazione alle 7.30 del mattino, credendo che nessuno lo avrebbe visto, ed è stato beccato da un carabiniere libero dal servizio che gli ha anche trovato addosso quasi cento grammi di marijuana; o, ancora, il 24enne di Barra, che per muoversi più velocemente è saltato su uno scooter ma senza casco, attirando l'attenzione e venendo subito riconosciuto. Per scongiurare questa possibilità, invece, un 21enne di Barano d'Ischia aveva trovato un modo singolare: ai domiciliari per furto dalla mattina, era andato a prendere il traghetto con un passamontagna sul volto. Situazione già improbabile e che, col caldo della fine di aprile, aveva fatto di lui un personaggio quantomeno sospetto: era stato fermato dai carabinieri, si era sfilato il passamontagna ed era scappato di corsa verso una pineta; riconosciuto, era stato arrestato poco dopo.
Poco prudente era stato anche il 56enne di Lettere che, anche lui come gli altri sottoposti ai domiciliari, in più occasioni era uscito di casa riuscendo a non farsi beccare. Ma aveva documentato tutto in video che aveva poi pubblicato su TikTok. In quel caso i carabinieri lo avevano scoperto monitorando il suo profilo sui social e, ottenuti i riscontri per 6 evasioni, per l'uomo si erano aperte le porte del carcere.
Evade per uccidere la ex
Ma oltre agli episodi tragicomici ci sono anche quelli decisamente più drammatici. Uno è quello del 29enne di Calvizzano, sottoposto ai domiciliari per stalking nei confronti della ex compagna. L'uomo, che aveva lasciato il braccialetto elettronico a casa per evitare che la sua fuga venisse scoperta, aveva raggiunto la donna, l'aveva aspettata sotto casa e aveva tentato di ucciderla a coltellate; catturato nelle ore successive, è stato rinchiuso in carcere.