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Costringe la paziente ad atti sessuali e le procura lividi, terapista arrestato a Benevento

Ai domiciliari un chinesiologo di Benevento, avrebbe addotto come motivazione che stava eseguendo una “terapia energetica”
A cura di Pierluigi Frattasi
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Immagine di repertorio
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Avrebbe costretto la paziente a subire atti sessuali, con tale violenza da provocarle dei lividi all'interno delle cosce. Agli arresti domiciliari un chinesiologo di Benevento, di 67 anni. L'uomo, indagato per violenza sessuale aggravata e lesioni personali aggravate, avrebbe addotto come motivazione il fatto che stava compiendo una “terapia energetica”, utile a fronteggiare le problematiche riscontrate e riferitegli dalla paziente.

Agli arresti domiciliari chinesiologo 67enne

Il chinesiologo è un esperto del movimento del corpo umano in tutte le sue forme. Il 67enne è stato arrestato ai domiciliari, presso la propria abitazione, a seguito di un'ordinanza di applicazione della misura cautelare emessa dal Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Benevento, su richiesta della Procura della Repubblica, ed eseguita dagli investigatori della Squadra Mobile della locale Questura. L'arresto è arrivato al termine di una attività investigativa coordinata dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Benevento.

"Era una terapia energetica"

L'uomo è gravemente indiziato del reato di violenza sessuale aggravata e lesioni personali aggravate, commessi con l’aggravante di aver approfittato delle circostanze di tempo, di luogo e di persona tali da ostacolare la pubblica e privata difesa.

In particolare, nella ricostruzione accusatoria accolta dal Giudice, i gravi indizi attengono a condotte poste in essere nell’agosto del 2022 da parte dell’indagato, nella sua qualità di istruttore chinesiologo, sarebbero consistite nel costringere – adducendo come motivazione il fatto che stava compiendo una “terapia energetica”, utile a fronteggiare le problematiche riscontrate e riferitegli dalla parte offesa – quest’ultima a subire atti sessuali, tali da causare anche un’ecchimosi sulla parte interna delle cosce. Il provvedimento è una misura cautelare, avverso cui sono ammessi mezzi di impugnazione, e il destinatario della stessa è allo stato persona sottoposta ad indagini e quindi presunto innocente fino a sentenza definitiva.

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