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Compra 3mila euro di pesce fresco con la carta di credito di un calciatore: arrestato

Ruba la carta di credito del calciatore della Salernitana Milan Djuric che stava facendo allenamento e poi va a comprare 3mila euro di pesce. Agli arresti domiciliari un 35 enne, che adesso dovrà rispondere di furto aggravato e indebito utilizzo e falsificazione di carte di credito e di pagamento.
A cura di Pierluigi Frattasi
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Ruba la carta di credito del calciatore della Salernitana Milan Djuric, mentre questi sta facendo allenamento, e poi va a comprare 3mila euro di pesce. Finisce nei guai un 35 enne di Eboli, C.M., che adesso dovrà rispondere di furto aggravato e indebito utilizzo e falsificazione di carte di credito e di pagamento. Nei suoi confronti gli agenti della Squadra mobile di Salerno, infatti, hanno eseguito un'ordinanza di custodia cautelare agli arresti domiciliari, emessa dal gip di Salerno, in quanto ritenuto autore di una frode perpetrata ai danni del giocatore granata.

I documenti e la carta erano nell'auto in sosta

Milan Djuric, calciatore della Salernitana
Milan Djuric, calciatore della Salernitana

Secondo quanto ricostruito dagli investigatori, lo scorso 11 settembre Djuric è stato vittima del furto dei suoi documenti, rimasti nell'auto parcheggiata mentre era impegnato negli allenamenti. Al termine della sessione dell'allenamento, il calciatore, ancora ignaro di aver subito il furto, ha ricevuto una telefonata da un operatore del suo istituto di credito che lo informava di diverse transazioni finanziarie anomale effettuate a mezzo della sua carta di credito presso un'insolita pescheria del valore di 3mila euro.

Scoperto il furto, gli investigatori hanno consultato le immagini registrate da impianti di videosorveglianza nei pressi del parcheggio e dell'interno della pescheria, risalendo così all'identità di C.M. che, dopo aver rubato i documenti del calciatore, aveva proposto al titolare della pescheria di verificare la funzionalità della carta di credito e di dividere il profitto dell'attività delittuosa. Il titolare della pescheria, dopo aver proceduto ad addebitare sulla carta di credito consegnatagli dal 35enne 6 pagamenti di 500 euro l'uno, ha consegnato la somma in contanti di 1.250 euro a C.M. trattenendo per sé la restante somma di 1.750 euro come incasso delle transazioni online effettuate.

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