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Com’è riuscito Marco Nonno a diventare coordinatore di Fratelli d’Italia a Napoli

Marco Nonno eletto coordinatore di FdI a Napoli con l’ok di Arianna Meloni. Battuto Militerni candidato del partito a Napoli.
A cura di Pierluigi Frattasi
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Marco Nonno è il nuovo coordinatore cittadino di Fratelli d’Italia a Napoli. Una vittoria a sorpresa, considerato che Nonno è riuscito a battere nel congresso di domenica 18 febbraio 2024 l’avvocato Diego Militerni, sostenuto dai big del partito di Giorgia Meloni. Mentre a sostegno di Nonno si è schierato l’ex presidente della provincia di Napoli, Luigi Rispoli, storico esponente FdI, candidato alle ultime elezioni comunali a Napoli, ma non eletto.

A fine spoglio, su 1.010 tesserati votanti – rispetto ai 2.500 annunciati nei giorni precedenti – a Napoli città, il gruppo di Nonno ha raccolto 604 preferenze, quasi doppiando l’altro candidato Militerni, che ne ha presi 388. Le schede bianche sono state 18. Oltre a Militerni sono stati eletti nel coordinamento di FdI Napoli Dario Renzullo (216 voti), Antonio Quaranta (195), Salvatore Longobardi (184), Vincenzo Morra (172), Arianna Mocerino (147), Laura Pellegrino (147), Carmine Di Domenico (142), Rosario Provenzano (132), Anna Maresca (128), Ione Abbatangelo (120), Armando Manzo (97) e Pietro Lauro (93).

L’elezione tra le polemiche

Ma non mancano le polemiche. Nonno, considerato da sempre un grande portatore di voti per il partito, in particolare nel quartiere di Pianura, nel 2023, a seguito della legge Severino, è decaduto dalla carica di consigliere regionale della Campania, dopo una condanna a 2 anni per resistenza a pubblico ufficiale nell’ambito delle proteste per la discarica di contrada Pisani a Pianura nel 2008. È stato assolto, invece, dall’accusa più grave di devastazione. Su quest'ultimo punto il caso è stato rinviato in appello dalla Corte di Cassazione. Nonno ha difeso più volte il suo operato, spiegando che quell'azione andava inquadrata nella “battaglia politica” contro la discarica, che poi alla fine non si fece.

Le parole su Mussolini "statista"

Fanno discutere anche le posizioni di Nonno nei confronti di Benito Mussolini, il Duce del fascismo. Il neo-coordinatore cittadino ha spiegato in un’intervista a La Repubblica Napoli di martedì 20 febbraio 2024 di essersi sempre dichiarato “non fascista”, ma di non rinnegare la sua appartenenza culturale alla Destra di Msi e An. Per Nonno, Mussolini “in quel momento storico in Italia è stato uno statista”. Ma, aggiunge, “sono state compiute anche cose gravissime come le leggi razziali". Precisando: "Sono da sempre vicino alla comunità ebraica”.

La candidatura al congresso di FdI 2024 è stata annunciata da Nonno con un video su Facebook il 14 febbraio, dove compare affiancato dal consigliere comunale Giorgio Longobardi, capogruppo di Fratelli d’Italia al consiglio comunale di Napoli, di cui è anche l’unico componente. “Sono stato a Roma stamattina – dice Nonno nel video – il partito ha accettato la mia candidatura a coordinatore di Fdi”.

Anche su Longobardi si erano addensate ombre di "nostalgismo" del Ventennio, dopo il ritrovamento dei calendari di Benito Mussolini e del regime fascista in una stanza a sua disposizione nel consiglio comunale di via Verdi a ridosso dei festeggiamenti della Festa della Liberazione il 25 aprile 2022. Voci sempre smentite dal consigliere comunale, che ha poi rimosso personalmente i calendari, professandosi "più uomo di centro che di destra". Il 16 agosto successivo, poi, Longobardi è stato sospeso in via cautelare da Fratelli d’Italia e deferito alla commissione disciplinare dall’allora coordinatore cittadino Sergio Rastrelli per un post in cui accostava l’olocausto e la campagna elettorale del Pd. Post che all'epoca suscitò la reazione indignata della comunità ebraica.

Giorgio Longobardi (a sinistra) e Marco Nonno (a destra)
Giorgio Longobardi (a sinistra) e Marco Nonno (a destra)

Nel comunicato dell'ex coordinatore cittadino Sergio Rastrelli, oggi senatore di Fdi, si leggeva:

"in seguito ad un post pubblicato su Facebook in data 13 agosto nel quale compaiono, del tutto impropriamente, inammissibili richiami al dramma dell'Olocausto, ho provveduto a deferire Giorgio Longobardi alla Commissione provinciale di disciplina e a disporre nei suoi confronti, quale provvedimento d'urgenza, la sospensione cautelare dal partito".

In consiglio comunale, ad ogni modo, a quanto apprende Fanpage.it da fonti qualificate, la sospensione cautelare non sembra aver prodotto effetti. Non risultano cambiamenti nella composizione o nella denominazione del gruppo di FdI, di cui Longobardi ancora oggi risulta il capogruppo, nonché unico componente, come detto.

Chi è Marco Nonno

Ma chi è Marco Nonno? Secondo la sua biografia, ancora consultabile sul sito web del Comune di Napoli, dove è stato a lungo consigliere per più consiliature,

Marco Nonno è nato a Napoli nel 1970. Lavora nell’edilizia e, tra i suoi hobbies, ha il paracadutismo civile, le immersioni subacquee e le escursioni in montagna. Inizia l’attività politica molto presto: nel 1985, a 15 anni, è segretario del Fronte della Gioventù (organizzazione giovanile del MSI); a 22 anni diventa vicesegretario provinciale e dirigente nazionale della stessa organizzazione.

Nel 1996 viene eletto per la prima volta nel Consiglio Circoscrizionale di Pianura (è il più votato di A.N), nel 2001 viene rieletto. Nel 2006 è eletto al Consiglio Comunale di Napoli (con 2.500 preferenze, è il secondo nelle liste di Alleanza Nazionale). Nel 2011 risulta il consigliere comunale più votato e nella qualità di consigliere anziano, presiede la seduta di insediamento del Consiglio comunale.

Nel 2020 è stato poi candidato al consiglio regionale della Campania, raccogliendo 7.211 preferenze, e risultando eletto nella circoscrizione di Napoli, dietro Michele Schiano di Visconti – quest'ultimo eletto coordinatore di FdI della provincia di Napoli lo scorso gennaio, battendo Raffaele Barbato. Nonno è decaduto poi dalla carica di consigliere regionale nel 2022, per la Legge Severino, come detto.

Il giallo delle firme per il congresso FdI

Nelle ultime settimane è maturata, quindi, la candidatura al congresso di FdI di Napoli città, come coordinatore. Il 14 febbraio, come annunciato dallo stesso Nonno su Facebook, l’ex consigliere regionale è andato a Roma dove ha incontrato Arianna Meloni, sorella della Premier Giorgia, responsabile della segreteria politica e del tesseramento di Fratelli d'Italia sul territorio. “Ho avuto il beneplacito di Arianna Meloni – ha poi spiegato Nonno in diverse interviste sui quotidiani napoletani – È intervenuta anche per evitare che la mia candidatura potesse saltare per qualche cavillo legato alle firme”, ha affermato al giornale Cronache di Napoli, in un’intervista del 16 febbraio.

A cosa si riferisce? Per potersi candidare al congresso di FdI sono necessarie le firme di un determinato numero di rappresentanti istituzionali (come consiglieri comunali o sindaci). Grazie all’intervento di Arianna Meloni, però, sembra che questa condizione, nel caso di Nonno, sia stata superata. Non è escluso che sull'indicazione burocratica sia prevalsa l’idea di non disperdere il bacino di voti di Nonno, che potrebbe tornare utile in vista delle prossime elezioni Europee.

Le difficoltà del partito a Napoli dopo le comunali del 2021

Il programma di Nonno da coordinatore cittadino è quello di rinsaldare la presenza di Fdi sul territorio di Napoli, aprendo nuove sezioni e facendo affidamento sulla squadra guidata da Longobardi. L’intento del mandato del neo-coordinatore è quello di “consentire ad un intero mondo sottostimato di emergere e proporsi come alternativa al centrosinistra”. Le elezioni comunali del 2021, infatti, hanno lasciato un partito diviso e indebolito a Napoli. Alle ultime amministrative Fratelli d’Italia ha raccolto solo il 4,41% (14.404 voti), riuscendo ad eleggere un solo consigliere, Giorgio Longobardi, appunto. Mentre alle politiche del 2022 a Napoli FdI ha raccolto il 12,34% (42.991 voti), contro l’exploit di oltre il 26% totalizzato dal partito a livello nazionale.

A segnare le amministrative del 2021 a Napoli anche le tensioni in occasione della presentazione delle liste, culminate nello scontro – anche fisico – tra Marco Nonno e Pietro Diodato, come denunciato dai due protagonisti in alcuni post su Facebook. Dopo quelle vicende, poi, si è assistito anche ad una “fuga” dal partito da parte di alcuni esponenti storici, in parte confluiti nella Lega di Salvini e in parte ancora in cerca di collocazione.

Chi sosterrà Nonno alle Europee

Venuto meno lo scoglio delle firme, al congresso che si è tenuto domenica all'Hotel Ramada, il gruppo di Nonno ha prevalso su quello di Militerni, grazie al maggior numero di tesserati. Militerni entrerà comunque nell’esecutivo cittadino, in virtù del regolamento di Fdi che prevede la presenza anche della parte non vincitrice del congresso. Adesso, però, tutti si chiedono chi sosterrà Marco Nonno alle prossime elezioni Europee, considerando che il suo contributo in termini di forza elettorale potrebbe essere determinante per il risultato finale.

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