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“C’è una bomba nella stazione della Circumvesuviana” ma la telefonata anonima è di un dipendente Eav

Dietro il falso allarme bomba c’era un dipendente della società dei trasporti regionale. De Gregorio: “Scherzo da irresponsabili. Ora ne risponderà”
A cura di Pierluigi Frattasi
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"C'è una bomba alla Stazione della Circumvesuviana di Porta Nolana". Ma dietro la telefonata anonima che il 6 dicembre scorso ha bloccato tutti i treni per 3 ore, con gli artificieri e le unità cinofile che passavano al setaccio l'impianto in cerca dell'ordigno – che non c'era – c'era un dipendente dell'Eav, la stessa società regionale che gestisce la linea Circumvesuviana.

Quali possono essere state le motivazioni? Al momento non è certo se si sia trattato di uno scherzo di cattivo gusto o di altro. Quel che hanno accertato, invece, le autorità è l'identità dell'autore della telefonata anonima: appunto "un dipendente di EAV". A rivelarlo è il presidente della società partecipata dei trasporti regionale, Umberto De Gregorio: "Ma quale scherzo! – tuona, raggiunto da Fanpage.it – qui parliamo di interruzione di pubblico servizio, tre ore di treni fermi con gli artificieri e i cani in stazione e tantissimi disagi per gli utenti. Ne risponderà".

"Il dipendente ha confessato e chiesto scusa"

A meno di una settimana dall'episodio, arrivano i primi riscontri delle indagini. "Un dipendente della Vesuviana ha confessato – spiega De Gregorio – è stato lui il responsabile del blocco della circolazione per alcune ore la mattina del sei dicembre telefonando in modo anonimo e annunciando una bomba su un treno a porta Nolana. Ha chiesto formalmente scusa nero su bianco".

“Possibile che sia stato un nostro dipendente a telefonare per annunciare la bomba? – si chiede retoricamente il Presidente EAV Umberto De Gregorio – Purtroppo sì, una bomba inventata dalla sua mente bacata! Cosa fare di fronte a questo gesto folle? Chi lo ha commesso tuttavia non è folle e dovrà rispondere delle sue azioni! Sulla vesuviana abbiamo già tanti problemi che i lavoratori cercano faticosamente di fronteggiare ogni giorno. Uno scherzo del genere (ha senso chiamarlo così?) è da irresponsabili”.

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