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Trasporto pubblico a Napoli

“C’è troppo traffico, voglio scendere” e picchia a pugni in faccia l’autista del bus a Napoli

Aggredito il conducente di un bus Anm della linea cimiteriale 584 in via Foria. Il passeggero si era spazientito per il traffico e voleva scendere fuori fermata.
A cura di Pierluigi Frattasi
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Vuole scendere dal bus in corsa fuori fermata. Ma l'autista non acconsente. Così infila il braccio nell'abitacolo del conducente e lo picchia violentemente a pugni in faccia e sul naso. Poi fugge. L'aggressione è avvenuta questa mattina, attorno a mezzogiorno, su un bus Anm della linea 584 che porta al cimitero di Poggioreale, che si trovava all'altezza di Via Foria, nel centro storico di Napoli. L'autista, però, nonostante le ferite e il dolore, è riuscito a fermare l'autobus e a mettere in sicurezza gli altri passeggeri. A denunciare l'accaduto è Marco Sansone, sindacalista dell'Usb: "È impensabile che chiunque possa aprire la porta dell'abitacolo di un autobus ANM ed aggredire l'autista per qualsiasi motivo".

"Il passeggero spazientito per il traffico"

Secondo le prime ricostruzioni, il passeggero del bus si sarebbe spazientito a causa del traffico, dovuto anche alla giornata di festa, e avrebbe preteso di scendere fuori fermata, mentre il bus era in marcia. Al rifiuto dell'autista, sarebbe scattata la rabbia dell'uomo, sfociata poi nell'aggressione, prima verbale e poi fisica.

Quanto accaduto è stato poi denunciato dal sindacato USB, che scrive:

Un uomo non ancora identificato, intorno alle ore 12.00 di oggi, nella centralissima a Napoli, ha aggredito l'autista della 584, linea cimiteriale ANM, reo di non averlo fatto scendere dall'autobus fuori fermata. L'aggressore, durante il percorso della linea, fuori fermata, evidentemente infastidito dal traffico dovuto alla giornata di Ognissanti, ha chiesto di scendere dall'autobus, ma l'autista, nel rispetto del codice della strada, e soprattutto a tutela di sicurezza ed incolumità proprio dell'aggressore, ovviamente, non ha effettuato la pericolosa irregolarità.

Ma non finisce qui,

Al rifiuto – prosegue Sansone – l'uomo prima lo ha aggredito verbalmente e poi è passato alle vie di fatto: gli è bastato allungare la mano all'interno dell'abitacolo in cui guida l'autista ed aprire la porta, a quel punto gli è stato facile avventarsi sull'impreparato autista e colpirlo con un paio di cazzotti, uno sul naso ed uno in pieno volto, che gli hanno provocato escoriazioni con conseguente perdite di sangue, per poi aprire arbitrariamente la porta anteriore e dileguarsi nel traffico intenso a gambe levate.

L'autista, però, nonostante il volto coperto di sangue, è riuscito a fermare l'autobus e a mettere in sicurezza gli altri passeggeri:

Per fortuna l'autista, nonostante la paura e lo stato confusionale, è riuscito ad inserire il freno a mano, così da evitare che l'aggressione sfociasse in conseguenze anche più gravi a danno di terzi. Sono anni che chiediamo ad azienda e Comune di Napoli, oltre che un maggior presidio del territorio a tutela del personale front line dell'ANM, cabine guida protette. Oggi – conclude Sansone – assistiamo all'ennesima aggressione ai danni del personale viaggiante ANM, ma solo grazie alla professionalità ed alla bravura dell'autista non si parla di tragedia annunciata. Fino a quando? Dove sono azienda e Comune di Napoli?".

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