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Case e negozi, a Napoli arrivano 6mila sfratti per morosità: dal Comune incarichi agli avvocati

Da recuperare 130 milioni di euro dalle pigioni non pagate. Giro di vite del Comune sui morosi: 462 hanno debiti oltre 10mila euro, 1.600 oltre 20mila euro.
A cura di Pierluigi Frattasi
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In arrivo oltre 6mila sfratti per case, negozi e associazioni del Comune di Napoli. Si tratta di beni del patrimonio disponibile, quelli di maggior pregio, quindi non le case popolari, già oggetto di sentenza di rilascio. La Napoli Servizi, su mandato dell'amministrazione, nei prossimi giorni affiderà gli incarichi agli avvocati per dare esecuzione alle sentenze. Accanto a questo si annuncia l'invio di migliaia di decreti ingiuntivi di pagamento per gli inquilini morosi: c'è da recuperare circa 130 milioni di euro, per 3.500 immobili per i quali non si pagano le pigioni.

A Napoli debiti per 130 milioni per le case pubbliche

Sono 1.600 i morosi del patrimonio disponibile del Comune con oltre 20mila euro di debiti. Altri 462 hanno debiti per oltre 10mila euro. A questi vanno aggiunti i debiti inferiori, per un totale di circa 130 milioni di euro. Soldi che adesso il Comune di Napoli vuole recuperare. Qual è la strategia dell'amministrazione? Il primo passo sarà il recupero coattivo di queste somme mediante accertamenti esecutivi. Il Municipio invierà, quindi, i decreti ingiuntivi di pagamento. Chi ha grossi debiti e vuole mettersi in regola avrà a disposizione dei piani di rateizzo che però vanno rispettati, altrimenti scatterà la procedura per lo sfratto.

In arrivo 6mila sfratti, incarichi agli avvocati

Ripartono anche gli sfratti dopo il blocco imposto dal Governo durante la pandemia del Covid. Per le 6mila sentenze di rilascio Napoli Servizi affiderà gli incarichi legali per dare esecuzione alla sentenza, perché si parla di sfratto. Ma sul numero ci sarà prima un riordino degli archivi, perché alcune sentenze sono risalenti nel tempo e potrebbero essere state registrate più volte in diversi archivi. Gli affidamenti legali partiranno dalle cause più vecchie per evitare la prescrizione. Con disposizione del direttore generale, il Comune ha istituito un gruppo di lavoro, del quale farà parte anche la Polizia Locale, che nelle prossime settimane si occuperà proprio di questo.

Il numero complessivo degli sfratti però non dovrebbe discostarsi troppo dai 6mila, e con l'allineamento dei database potrebbe essere comunque superiore a 5mila. Sfratti e decreti ingiuntivi oggi sono possibili anche grazie al lavoro portato avanti negli anni scorsi dalla NapoliServizi che ha tutelato il credito inviando le diffide con gli avvisi di pagamento con sospensione del termine di prescrizione. Grazie a questa attività il Comune ora può avviare queste iniziative. Il secondo passo saranno gli accertamenti sulle case popolari.

La relazione del Comune: "Morosità fenomeno diffuso"

Nella relazione, che si basa sugli elenchi trasmessi dalla Napoli Servizi emerge "un ampio fenomeno di morosità, che richiede sollecita elaborazione ed attivazione di misure straordinarie da parte dell’Ente". La relativa attività può essere svolta anche mediante il ricorso allo strumento dell’avviso di accertamento esecutivo. L’emissione dell’avviso di accertamento esecutivo presuppone, preliminarmente, che venga chiarita la natura, la tipologia e l’attuale stato del rapporto da cui sono scaturite, per cui è necessario lo svolgimento di un’apposita attività istruttoria che sia in grado di documentare, per ciascun cespite e rapporto, gli elementi di fatto e di diritto a base della pretesa di pagamento dell’Ente.

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