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Cani tenuti tra sporcizia e rifiuti: chiuso il canile di un’associazione di Mondragone

Un intero canile gestito da un’associazione per la protezione degli animali è stato sequestrato a Mondragone, in provincia di Caserta. I cani erano tenuti tra sporcizia e rifiuti, con scodella di acqua e cibo vuote e perfino materiale di ferro acuminati dove i cani potevano tagliarsi. Denunciato il legare rappresentante dell’associazione.
A cura di Giuseppe Cozzolino
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Un canile sequestrato a Mondragone, in provincia di Caserta, dopo che all'interno sono stati trovati cani tenuti tra sporcizia e rifiuti, oltre a varie altre "criticità". La struttura, tenuta da un'associazione di protezione animali, è stata così posta sotto sequestro da parte dei Carabinieri intervenuti, che hanno anche denunciato per diversi reati il legale rappresentante dell’associazione stessa.

La struttura, che si trova nella località di Pineta Nuova, era destinata all'accoglienza degli animali da compagnia ed era gestito da un'associazione di protezione degli animali: ma al loro interno, i carabinieri delle stazioni di Castel Volturno e di Sessa Aurunca, assieme al personale dell'Azienda Sanitaria Locale e del Settore Randagismo di Caserta, hanno scoperto che sulla superficie di circa 800 metri quadri, erano state create recinzioni con materiali di risulta, e che tutta l'area era piena di rifiuti speciali (fortunatamente non pericolosi) abbandonati sul suolo. Inoltre, gli stessi cani erano tenuti in pessime condizioni igienico-sanitarie, tra sporcizia, scodelle per cibo e acqua vuote, e perfino rifiuti di ferro, tali che gli stessi cani rischiavano di tagliarsi.

Il personale ASL ha così disposto lo sgombero della struttura, mentre l'area intera è stata posta sotto sequestro. I cani sono stati affidati ad un custode giudiziario, che potrà accedere solo per fini di pulizia, alimentazione ed eventuali cure mediche. Denunciato il legale rappresentante dell’associazione: deve rispondere dei reati di abbandono e/o deposito incontrollato di rifiuti speciali non pericolosi e detenzione di animali in pessime condizioni igienico-sanitarie nonché incompatibili con la loro natura.

Appena 24 ore fa un episodio simile era accaduto a San Marco dei Cavoti, in provincia di Benevento, dove erano state ritrovati all'interno di un canile ben 43 meticci tenuti tra sporcizia, rifiuti pericolosi e lamiere pericolanti, oltre ad essere nutriti con scarti di macellazione bovina. Anche in questo caso, i carabinieri sono intervenuti ed hanno posto tutta l'area sotto sequestro, denunciando marito e moglie responsabili della struttura.

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