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Cambiamenti climatici, Napoli rischia 3 mesi all’anno di ondate di calore e alluvioni

A causa dei cambiamenti climatici Napoli rischia nei prossimi anni di avere ondate di calore per tre mesi consecutivi e alluvioni con bombe d’acqua ogni 4 anni entro il 2080, secondo il Rapporto “Analisi del Rischio. I cambiamenti climatici in sei città italiane” realizzato dalla Fondazione Cmcc.
A cura di Pierluigi Frattasi
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foto C. Benincasa
foto C. Benincasa

A causa dei cambiamenti climatici Napoli rischia nei prossimi anni di avere ondate di calore per tre mesi consecutivi e alluvioni con bombe d'acqua ogni 4 anni entro il 2080. Mentre le temperature aumenteranno di 5 gradi in tutte le stagioni. Una situazione drammatica che emerge dal Rapporto "Analisi del Rischio. I cambiamenti climatici in sei città italiane" realizzato dalla Fondazione Cmcc, Centro Euro-Mediterraneo sui Cambiamenti Climatici”. Il capoluogo campano è una delle sei città prese in esame, le altre sono Bologna, Milano, Napoli, Roma, Torino e Venezia.

Gli esperti calcolano che a Napoli, se non si adotteranno politiche climatiche rigorose immediatamente, si avranno entro i prossimi 60 anni “fino a 90 giorni consecutivi di ondate di calore”. Non solo. Le piogge intense che si sono verificate ogni 10 anni, potrebbero verificarsi ogni 4 anni. Le politiche ambientali, invece, potrebbero riuscire a ridurre il fenomeno a 50 giorni. Questi effetti dei cambiamenti del clima rischiano di far sentire il loro peso soprattutto sulla popolazione più anziana, con il rischio di maggiori ospedalizzazioni e mortalità.

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Temperature in aumento di 5 gradi

Il clima a Napoli negli ultimi 30 anni, dal 1989 al 2020, ha registrato, secondo il report, "aumenti significativi della temperature media annuale rispetto alla media del periodo. Dal 2014 si registra la serie consecutiva di anni più caldi, fino a +0,9 gradi centigradi registrati nel 2020. Trend positivo anche delle precipitazioni annuali dal 2002″. Cosa prevedono gli esperti per il 2100 a Napoli? Se non ci saranno interventi correttivi, "una crescita più marcata delle temperature medie in tutte le stagioni fino a +5 gradi Centigradi in estate e autunno. Mentre aumenteranno anche i giorni consecutivi molto caldi, le cosiddette ondate di calore". Con le politiche climatiche, invece, "l'aumento della temperature media sarà entro i 2 gradi centigradi". Secondo lo studio, infine, dal 2010 ad oggi si sono registrati 12 fenomeni calamitosi, per la maggior parte legati a piogge intense. A causa dei cambiamenti climatici i rischi per Napoli sono quelli di un aumento di allagamenti, voragini su strada e instabilizzazione edifici.

"Intervenire subito"

“Il fenomeno delle ondate di calore – spiega il Cmcc – è comune a tutte le città prese in esame, che sul fronte degli allagamenti da piogge intense osserva come questo problema sia esacerbato dall'ambiente urbano a causa della densità delle costruzioni, dell'impermeabilizzazione del suolo e di specifiche caratteristiche delle singole città. A Napoli il piano di intervento è sviluppato dall'amministrazione in collaborazione con le Università e i centri di ricerca del territorio. Risultano determinanti la partecipazione in network nazionali o internazionali di città impegnate in azioni per affrontare i cambiamenti climatici e l'attivazione di pratiche partecipative che coinvolgano cittadini e stakeholders”.

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