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Trasporto pubblico a Napoli

Bus Anm assaltato dai vandali a Napoli, pioggia di sassi fa esplodere il finestrino

Bus preso d’assalto dai vandali ai Ponti Rossi. Sassaiola contro fiancate e finistrini: c’è la denuncia.
A cura di Pierluigi Frattasi
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Bus dell'Anm preso d'assalto dai vandali, bersagliato da una pioggia di sassi mentre transitava in via Ponti Rossi, durante il rientro al deposito di piazza Carlo III. Una delle pietre scagliate contro la fiancata ha mandato un frantumi il vetro di un finestrino, ricadendo all'interno del mezzo. Solo per miracolo nessuno è stato colpito. L'episodio è avvenuto nella serata di ieri, attorno alle ore 23,30, ed è stato denunciato dall'autista Anm all'autorità competente.

La denuncia dell'Usb: "Continue aggressioni al personale bus"

A denunciare l'accaduto è Marco Sansone, sindacalista dell'Usb: "Continuano senza sosta le aggressioni e gli atti vandalici nei riguardi del personale front line e di treni, autobus, stazioni e pensiline del trasporto pubblico locale. Ieri sera, intorno alle 23.30, in via Ponti Rossi a Napoli, un autobus dell'ANM che rientrava presso il deposito Carlo III è stato oggetto di lancio di sassi, uno dei quali ha frantumato un vetro tra la porta posteriore e quella centrale".

Fortunatamente l'autobus, oltre al conducente, non trasportava passeggeri, che, anche in considerazione della grandezza del sasso, si sarebbero potuti ferire gravemente. Il conducente ha prontamente comunicato l'accaduto alla centrale operativa per poi recarsi presso un comando dei carabinieri dove ha sporto denuncia contro ignoti.

Marco Sansone, del Coordinamento Regionale USB Lavoro Privato, ha affermato:

"Il tavolo permanente con le Prefetture a tutela della sicurezza del personale front line del trasporto pubblico locale campano, fortemente voluto dalle Organizzazioni Sindacali prima dell'estate, ha avuto una brusca frenata.  Come sempre accade in questi casi, alle istituzioni serve l'episodio eclatante per accendere i riflettori su una situazione non più tollerabile. In attesa che ci scappi il morto, lasciano il lavoro di autista tantissimi giovani, perché oltre ad essere sottopagati, vedono i propri carichi di lavoro aumentare e la propria sicurezza diminuire drasticamente".

E conclude:

"Anche questo è il motivo per cui la qualità del servizio continua a peggiorare, nel silenzio assoluto delle aziende, che quasi mai si costituiscono parte civile in queste occasioni, e soprattutto degli enti territoriali e nazionali che dovrebbero garantire la sicurezza a chi lavora ed a chi usufruisce dei mezzi pubblici.
Speriamo che la Prefettura di Napoli, a cui scriveremo di nuovo, si decida a riportare aziende del tpl campano ed Organizzazioni Sindacali al tavolo per lo sviluppo di un protocollo d'intesa che preveda aumento del numero degli addetti, maggiori controlli e certezza della pena per chi aggredisce il personale in servizio".

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