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L'arte del pizzaiuolo napoletano patrimonio UNESCO

Briatore e Sorbillo in tv da Bruno Vespa: “Una pizzeria insieme? Mai dire mai”

In tv da Vespa la disfida sul piatto nazionale. Briatore: “Manca un brand pizza in Italia”. Sorbillo: “Locale con lui? Vedremo…”
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Siamo alla fine della settimana campale della pizza? E chi può dirlo. Tanto tuonò che piovve e dopo una settimana passata a fra polemiche e manifestazioni di protesta, stasera a "Porta a Porta", su Raiuno, Bruno Vespa ha fatto da paciere tra Flavio Briatore, imprenditore dei locali di lusso ora votato alla pizza e Gino Sorbillo, il più mediatico fra i pizzaiuoli napoletani. Ma è una pax televisiva, non cambia niente né approfondisce la questione.

Si parla di pizza a 65 euro contro la pizza quale piatto popolare della tradizione napoletana. E i "tarallucci e vino" sono garantiti, nel salotto di Vespa. «Aprire un locale assieme a Briatore? Non si può mai sapere, magari ne parliamo…», dice Sorbillo e le sue parole sicuramente non mancheranno di scatenare ulteriori polemiche a margine.

Briatore, convinto non solo che la sua pizza-cracker senza lievitazione sia la migliore ma pure che chi la vende a prezzi bassi ha qualcosa da nascondere, ne fa una questione di conti e bilanci. Pizza, caviale o astice poco importa:

Abbiamo fatto dei ristoranti, tra questi a Londra, dove dentro c'è la pizza e abbiamo un costo per il personale e affitti molto alti, tipo 40mila euro all'anno. Non pretendo di essere un pizzaiolo e non sono contro i napoletani, Napoli una città che adoro e amo, abbiamo molti ragazzi napoletani che lavorano da noi.

Sorbillo argina: «Voglio precisare che anche le pizzerie del popolo sono soddisfacenti», afferma. «Tradizionale o "Crazy"? Alla fine sono i clienti quelli che scelgono e deve essere sempre buona, sana e soddisfacente».

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Pizza Village 2022, A Capuano il campionato mondiale di pizza contemporanea

Intanto, mentre tiene banco la polemica della nuova pizza targata Briatore, Vincenzo Capuano 33 anni è il primo classificato per il campionato mondiale di pizza contemporanea. Premiato da Antimo Caputo del Mulino Caputo nella splendida cornice della rotonda Diaz durante il Pizza Village.

Già nel 2018 è salito sull'ambito podio secondo solo al pizzaiolo Peppe Cutraro primo classificato, ma questa volta, come da tanti pronosticato, il primo sul tetto del mondo è lui. Questo è stato l'anno della svolta per il giovane Capuano che, con tante pizzerie in Campania è riuscito a esportare il suo marchio anche in Germania, a Berlino e Bielefeld.

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