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Autobus nella scarpata, la passeggera: “Strisciati fuori, vivi per miracolo”

Restano ricoverate 2 persone dopo l’incidente del bus sull’A16, dimessi gli altri feriti. Il bilancio è di un morto. Lo schianto per evitare auto incidentate.
A cura di Nico Falco
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L'autista si sarebbe trovato davanti alcune automobili già coinvolte in un incidente, avrebbe sterzato per tentare di evitarle ma l'autobus sarebbe finito contro il guardrail e poi nella scarpata, la caduta è stata frenata soltanto dagli alberi. E sono stati proprio quelli che, con tutta probabilità, hanno evitato la tragedia: il bilancio finale è di un morto e 25 feriti, uno dei quali gravi.

Incidente ad Avellino, la dinamica

L'incidente nella notte scorsa, mentre il mezzo percorreva l'autostrada A16 Napoli-Canosa, all'altezza di Vallesaccarda, in provincia di Avellino. Poco prima che il bus raggiungesse quel tratto si sarebbero scontrate altre automobili (inizialmente si era parlato di due veicoli, poi di cinque).

L'unica vittima, per il momento, è un uomo ivoriano, venditore ambulante, che era alla guida di una delle automobili del primo incidente. L'uomo viaggiava in direzione Napoli, sembra a forte velocità; ricoverato in prognosi riservata uno degli occupanti del veicoli, anche lui nordafricano, mentre altri due o tre, presumibilmente irregolari, sarebbero scappati a piedi.

Il conducente del bus avrebbe cercato di evitare il tamponamento con le auto già ferme e nella manovra avrebbe sfondato il guard rail, finendo sul terrapieno della scarpata. A bordo c'erano 38 passeggeri e i due autisti. Ventisette passeggeri, che hanno riportato lievi contusioni, sono stati trasferiti nella palestra di Grottaminarda, dove è stata allestita una postazione di pronto soccorso; per dieci di loro si è reso necessario il ricovero in ospedale.

Quelli che erano rimasti nella palestra sono stati trasferiti in tarda mattinata alla stazione Tiburtina, a Roma, dove era diretto l'autobus, partito alle 23 di ieri da Lecce. I passeggeri del bus ricoverati sono stati tutti dimessi nel tardo pomeriggio.

Più gravi, invece, le condizioni dell'extracomunitario che viaggiava con la vittima, che resta ricoverato in prognosi riservata, e di un altro uomo, che era alla guida di un'altra delle auto coinvolte: a quest'ultimo i medici hanno riattaccato il polso che era stato tranciato nel tamponamento.

La passeggera: "Strisciati fuori dal bus, vivi per miracolo"

Quando il bus è rimasto sospeso a mezz'aria, sorretto soltanto dagli alberi, diversi passeggeri sono riusciti a uscire strisciando nello spazio lasciato dal mezzo inclinato. Al momento dello schianto, avvenuto intorno alle 4, molti stavano dormendo, mentre altri erano svegli anche per via di una sosta di pochi minuti prima in un'area di servizio.

L'agenzia Ansa riporta diverse testimonianze dei passeggeri ai soccorritori, come quella di Laura, aviere originaria di Brindisi, che era seduta in coda al bus e che al momento dello schianto dormiva:

Appena il tempo di riaprire gli occhi prima di ritrovarci, uno sull'altro, nella scarpata. Strisciando nello spazio lasciato dal bus inclinato siamo riusciti ad uscire, uno alla volta. Soltanto dopo, quando abbiamo visto lo scenario dell'incidente, abbiamo realizzato di essere tutti scampati alla morte.

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