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Arrestato il fratello di Tina Rispoli, Enzo. Per la Dia è boss vicino ai Di Lauro

Arrestato il fratello di Tina Rispoli, Enzo: deve scontare 7 mesi per violazione alla sorveglianza speciale, per la Dia è vicino al clan Di Lauro.
A cura di Nico Falco
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Vincenzo Rispoli
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I carabinieri hanno arrestato Vincenzo Rispoli, detto ‘o Boxer, fratello di Tina Rispoli, moglie del cantante Tony Colombo e vedova del boss di camorra Gaetano Marino. L'uomo è destinatario di un ordine di carcerazione per violazione degli obblighi della sorveglianza speciale a cui era sottoposto; deve scontare sette mesi e cinque giorni di reclusione per un residuo di pena, è stato trasferito nel carcere di Poggioreale. Il provvedimento, emesso dalla Corte di Napoli, è stato notificato venerdì scorso dai carabinieri della Compagnia Stella presso la sua abitazione, nel quartiere napoletano di Secondigliano.

La Dia: "Al Largo Macello di Secondigliano comanda la famiglia Rispoli"

Enzo Rispoli, secondo gli inquirenti, è insieme al fratello Raffaele a capo di un gruppo camorristico egemone nella zona di Largo Macello, a Secondigliano, e strettamente connesso con lo storico clan Di Lauro. Nella relazione relativa al primo semestre del 2020 l'Antimafia, parlando del gruppo Rispoli, rileva che "gli esponenti apicali sono stretti congiunti dell'ex moglie di uno dei vertici del clan Marino, ucciso in un agguato di camorra nel 2012".

Il riferimento è a Tina Rispoli, oggi moglie del neomelodico Tony Colombo e in passato appunto sposata con Gaetano Marino, "Moncherino", ucciso sul lungomare di Terracina, dove era in vacanza con la famiglia. La donna non viene indicata dalla relazione dell'Antimafia come coinvolta negli affari criminali dei fratelli ma di recente è finita sotto indagine per camorra nell'ambito di una inchiesta su un gruppo di spacciatori legato al clan Marino.

Gli episodi dell’inchiesta

Tina Rispoli indagata per camorra, respinta richiesta di arresto

Per la Procura di Napoli, che ne aveva chiesto l'arresto, Tina Rispoli era ai vertici del clan, tra i gestori della cassa comune e, insieme al nipote Crescenzo Marino (figlio di Gennaro e anche lui indagato), beneficiaria di quote provenienti dal traffico di droga. Il gip aveva però rigettato la richiesta, ritenendo che non ci fossero prove che effettivamente la donna fosse coinvolta nello spaccio e sottolineando, anzi, che le intercettazioni di quel periodo portavano a ritenere che Tina Rispoli fosse tenuta al di fuori delle dinamiche del clan e che i rapporti con gli spacciatori fossero esclusivamente gestiti dal marito defunto. La Procura ha presentato una nuova richiesta di arresto.

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