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Al Cardarelli chiude il reparto Cure Palliative, aprirà al San Gennaro ma devono ancora costruirlo

A Napoli mancano hospice pubblici per malati terminali. Il nuovo hospice per le cure palliative sarà all’Ospedale San Gennaro, avrà 12 posti letto e si spera di aprirlo ad aprile 2023.
A cura di Pierluigi Frattasi
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A Napoli mancano hospice pubblici per malati terminali, dopo la chiusura del reparto di Terapia del Dolore e Cure Palliative all'Ospedale Cardarelli. Ma le cure palliative aprirà un hospice all'Ospedale San Gennaro. Sarà l'unico pubblico di tutta la città e avrà 12 posti letto. Al momento però non l'hanno ancora costruito. C'è solo il progetto esecutivo. Ma l'obiettivo è di aprirlo entro aprile 2023. Questo è quanto emerso dall'incontro che si è tenuto oggi all'Asl Napoli 1 Centro tra i consiglieri comunali Salvatore Guangi e Iris Savastano e il direttore dell'Asl Ciro Verdoliva.

In consiglio comunale, il 25 ottobre scorso, è stato approvato all'unanimità un ordine del giorno presentato dai consiglieri Guangi e Savastano sulla problematica relativa alla chiusura del Reparto di Terapia del dolore dell’Ospedale Cardarelli. "Allo stato – spiegano i due consiglieri – Napoli non è dotata di un Hospice pubblico che possa garantire l’assistenza palliativa ai pazienti terminali". I due consiglieri chiedono di mantenere aperto il reparto del Cardarelli fino alla apertura dell'Hospice del San Gennaro.

A Napoli mancano hospice pubblici per malati terminali

Il reparto di Terapia del Dolore e Cure Palliative del Cardarelli era stato inaugurato nel 1977 ed era interamente dedicato ad alleviare il dolore degli ammalati gravi e terminali, in particolare quelli affetti da malattie oncologiche. Con la sua chiusura, per le cure palliative i pazienti terminali, che hanno un'aspettativa di vita tra i 3 e i 6 mesi, dovranno rivolgersi agli hospice. A Napoli al momento non ce ne sono di pubblici.

Quindi l'unica scelta è andare in provincia oppure affidarsi ai privati, nell'attesa che venga costruito il nuovo hospice al San Gennaro. Il problema non riguarda la terapia del dolore, che nel Cardarelli si continuerà a fare in ogni reparto, attraverso la somministrazioni di farmaci e di procedure utili a ridurre il dolore, ma le cure palliative che si offrono a chi non ha più speranza.

Il piano regionale per la gestione del dolore del 2020 non prevede più la presenza di hospice al Cardarelli, perché la legge prevede che le cure palliative siano somministrate nelle strutture territoriali delle Asl e non ospedaliere. Gli hospice, infatti, devono garantire il libero accesso ai familiari che possono stare sempre in compagnia dei pazienti.

Il nuovo hospice all'Ospedale San Gennaro

Ma che cos'è un hospice? Si tratta di una struttura residenziale, alternativa o complementare al domicilio del paziente, in cui vengono garantite prestazioni assistenziali di cure palliative ad altissimo livello rivolte a tutti i malati affetti da malattie inguaribili, in fase avanzata ed evolutiva.

Il Direttore Verdoliva ha evidenziato come già da tempo sia stata programmata – di concerto con il Governo regionale – la realizzazione di un Hospice presso il Presidio Sanitario San Gennaro per il quale è già pronto il progetto esecutivo. Il Presidente De Luca ha fissato la massima priorità per la realizzazione di tale intervento affinché possa essere attivo per la primavera prossima e che la procedura per l’appalto dei lavori e delle forniture è prevista entro la fine del mese di novembre mentre il completamento dei lavori entro la fine del marzo 2023 con la certezza di attivare l’hospice fin dall’aprile 2023.

Il nuovo hospice avrà tutti i comfort

L’Hospice presso il Presidio San Gennaro, sarà dotato di dodici posti letto, tutti in stanze singole con bagno, e garantirà l’erogazione di ogni necessario servizio, sia di natura sanitaria che di supporto, finalizzato a meglio affrontare una fase delicatissima della malattia sia da parte dei pazienti che dei loro familiari con un concetto importante “dare dignità al fine vita” ponendo quindi la massima attenzione alle persone nella loro totalità, fatta di bisogni organici, psicologici e relazionali.

Guangi e Savastano: "Il reparto del Carderelli resti aperto fino al 2023"

Per tutti questi motivi, i consiglieri Guangi e Savastano chiedono "alla luce della programmazione territoriale a breve termine, di mantenere in esercizio i posti letto della “terapia del dolore del Cardarelli” almeno fino ad aprile 2023. Crediamo si tratti di una giornata speciale, il primo passo verso una vittoria, una pagina di buona politica locale a cui siamo contenti di aver preso parte in prima
persona".

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