A Scafati la prima statua di Carlo Acutis, il ragazzo di 15 anni proclamato Beato

Sarà Scafati, cittadina della provincia di Salerno, ad ospitare la prima statua dedicata a Carlo Acutis, il ragazzino di 15 anni morto nel 2006 a causa di una leucemia fulminante, proclamato beato dalla Chiesa Cattolica lo scorso 10 ottobre; proprio oggi, 12 ottobre, giorno della sua morte, è stato scelto per celebrare il nuovo beato. La statua di Carlo Acutis sarà presentata, il prossimo 19 ottobre, al Santuario della Beata Vergine del Santo Rosario di Pompei, dove si terrà anche una messa in memoria del 15enne; da lì, poi, la statua raggiungerà la parrocchia di San Francesco da Paola di Scafati, che ospiterà in maniera permanente l'opera che riproduce le fattezze del ragazzo.

Perché Carlo Acutis è stato proclamato beato

Lo scorso 10 ottobre, nella Basilica Superiore di San Francesco ad Assisi, Carlo Acutis è stato proclamato beato dalla Chiesa Cattolica. "Accogliendo il desiderio del nostro fratello monsignor Sorrentino, di molti altri fratelli e fedeli, dopo aver avuto il parere della Congregazione delle cause dei santi, concediamo che il venerabile servo di Dio Carlo Acutis, laico, che con l'entusiasmo della giovinezza coltivò l'amicizia con Gesù, mettendo l'Eucarestia e la testimonianza della carità al centro della propria vita, d'ora in poi sia chiamato beato" ha detto il cardinale Agostino Vallini, legato pontificio per le basiliche di San Francesco e di Santa Maria degli Angeli, leggendo la lettera apostolica di Papa Francesco.

Il processo di beatificazione di Carlo Acutis è partito dopo che il 15enne ha soddisfatto i requisiti necessari: devono essere passati più di 5 anni dalla morte e bisogna aver compiuto un miracolo. Carlo, come già detto, è morto il 12 ottobre del 2006. Per quanto riguarda il miracolo, questo è arrivato 7 anni più tardi, il 12 ottobre del 2013, quando a Campo Grande, in Brasile, un bambino nato con una rara malformazione al pancreas, che solo un complesso intervento chirurgico avrebbe potuto risolvere, è improvvisamente guarito dopo che il sacerdote della chiesa nella quale si era recato ha recitato una preghiera in presenza di una reliquia di Carlo Acutis, un brandello del suo pigiama.