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Anziani maltrattati a Napoli, si indaga su due morti nella casa di riposo “Nonna Rosa”

Due degli ospiti di “Casa Nonna Rosa” sono deceduti durante la permanenza; l’indagine mira ad accertare un eventuale collegamento con le violenze.
A cura di Nico Falco
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Due anziani, ospiti della casa per anziani Nonna Rosa, sono deceduti durante la permanenza nella struttura del corso Vittorio Emanuele, nel centro di Napoli; vicenda su cui la Procura vuole fare chiarezza, in quanto, rilevano gli inquirenti nell'ordinanza, "entrambi erano vittime di gravi maltrattamenti". È uno degli aspetti dell'indagine che ha travolto la casa di riposo di Chiaia, svolta dai carabinieri sotto il coordinamento dei magistrati della IV sezione della Procura di Napoli, "Fasce deboli". Gli ospiti della struttura, una quindicina, di età compresa tra gli 80 e i 100 anni, sono stati tutti trasferiti.

Chiusa "Nonna Rosa", arrestati 7 operatori socio sanitari

L'indagine è culminata ieri nell'arresto di 7 operatori socio sanitari (3 in carcere e 4 ai domiciliari) e nella chiusura della struttura per precarie condizioni igienico sanitarie. Era partita con la denuncia di un Oss, che aveva fatto un periodo di prova propedeutico all'assunzione e si era rivolto ai carabinieri per raccontare quello che aveva visto: stato di abbandono generale, anziani che vivevano in uno stato di soggezione tanto da essere intimoriti dagli operatori. Erano stati così avviati gli accertamenti, affidati ai carabinieri della stazione di Chiaia, che avevano predisposto microfoni e telecamere per le intercettazioni.

Indagine sul decesso di due anziani nella casa "Nonna Rosa"

Il quadro ricostruito dagli inquirenti parla di maltrattamenti continui, sistematici, di umiliazioni e di violenze psicologiche e fisiche. I magistrati le definiscono "condotte vessatorie abituali e disumane", delle quali erano state vittime anche le due persone poi decedute. Gli accertamenti mirano ad accertare le cause dei due decessi, "fermo restando il dato incontestabile dei gravi maltrattamenti subiti dai due anziani". Uno di loro, si legge nell'ordinanza:

affetto da una malattia che gli impediva di nutrirsi a sufficienza, era trattato in modo violento e mortificante dai soggetti che avrebbero dovuto prendersene cura, che hanno continuato ad urlargli contro di mangiare e ingoiare, fino al giorno del ricovero.

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