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Napoli: mappa delle strade da evitare per il rischio sparatorie

Le vie del coprifuoco nel centro storico di Napoli: da via Tribunali e piazza Calenda è clima di guerra. Sparatorie quasi quotidiane e feriti tra i passanti, la Questura lancia l’allarme e la popolazione elabora la mappa delle strade sicure.
A cura di Alessio Viscardi
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Quattro sparatorie e quattro feriti in poco meno di un mese. Siamo nel quartiere Forcella, cuore pulsante di Napoli. E cuore pulsante anche della malavita organizzata. Una nuova faida di camorra mette a rischio l'incolumità degli innocenti, che sempre più spesso rimangono coinvolti in agguati. Alla Questura di Napoli si è tenuto un summit con l'obiettivo di rafforzare i controlli nel quartiere Forcella, dove ormai i commercianti chiudono in anticipo ed i residente cercano strade alternative pur di non passare per le strade del coprifuoco. Così Repubblica Napoli pubblica la mappa delle vie da evitare, con relativi percorsi alternativi: via Vicaria Vecchia e via Forcella sono off-limits, mentre rimangono praticabili in sicurezza le strade parallele.

A sparare sono i giovani del sistema di Forcella, come testimonia l'intervista al baby soldato di Scampia fatta da Le Iene, sono sempre più piccoli i killer che girano pistola che non riconoscono l'autorità di chi comanda in zona dopo che i Giuliano ed i Mazzarella sono stati decimati da arresti ed omicidi. L'ultimo atto inquietante si è registrato domenica scorsa, quando otto persone su quattro scooter hanno percorso via Tribunali sparando all'impazzata. Una classica paranza camorrista destinata a fare scena per marcare il territorio. A terra rimane una persona, ferita di striscio da un proiettile vagante. Ma poteva finire in tragedia, come quando un branco simile uccise Petru, il rom suonatore di fisarmonica, nei pressi della funicolare di Monte Santo.

Gli aspiranti boss di Forcella sono giovani e spietati, stanno per scatenare una guerra che lascerà sul campo decine di morti. Questo è l'unico modo per eliminare quella che viene definita la “seconda generazione”, rimasta a comandare dopo gli arresti degli anni scorsi.

La popolazione di Forcella ha reagito ai fatti di sangue con un “coprifuoco spontaneo”, studiando percorsi alternativi alle strade rosse e vie di fuga in caso di sparatoria. Tutti hanno ancora ben presente il dramma di Annalisa Durante, ammazzata a quattordici anni perché finita nel mezzo di una sparatoria contro l'allora Ras del Clan Giuliano, egemone nel quartiere. Il coprifuoco comincia presto, alle 18:00. I commercianti chiudono prima, anche perché adesso sono due clan che passano a chiedere il pizzo e nessuno vuole rischiare di dover pagare per due volte la “protezione”.

Per chi deve percorrere la strada che va da via Vicaria Vecchia a piazza Calenda, il consiglio è quello di camminare veloce e rimanere attaccato ai muri, per evitare proiettili vaganti. Un clima da guerra, è proprio qui che si fronteggiano i clan rivali, che pattugliano giorno e notte la strada attraverso sentinelle minorenni che vanno in giro col motorino. Quando i nemici si incrociano, cominciano a spararsi contro. Così, a vista, senza curarsi di chi si trova nei paraggi.

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