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Mohamed Merah e i video dei suoi omicidi nelle mani di tv e polizia

I filmati degli omicidi del killer di Tolosa sono arrivati alla tv Al Jazeera che li ha passati alla polizia. E mentre la tv stava valutando la possibilità di far vedere al pubblico le “gesta” di Merah, da Parigi arriva il no di Sarkozy.
A cura di Susanna Picone
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I filmati degli omicidi del killer di Tolosa sono arrivati alla tv Al Jazeera che li ha passati alla polizia. E mentre la tv stava valutando la possibilità di far vedere al pubblico le gesta di Merah, da Parigi arriva il no di Sarkozy.

Mohamed Merah, conosciuto ormai come il killer di Tolosa, continua a far parlare di sé anche dopo la sua morte giunta dopo oltre 30 ore di assedio da parte della polizia francese. Sin dai primi momenti successivi alla strage nella scuola ebraica “Ozar Hatorah”, dove Merah ha ucciso un rabbino e tre bambini, era venuto fuori un dettaglio che non poteva che rendere ancor più drammatico la ricostruzione degli omicidi del killer: il 23enne aveva, infatti, una piccola telecamera al collo che gli consentiva di registrare le sue spietate esecuzioni. Quelle immagini, ora, sono state inviate per posta alla sede parigina di Al Jazeera che ha girato i video delle stragi di Tolosa e di Montauban (in totale Merah ha ucciso 7 persone) alla polizia francese.

Un montaggio degli omicidi con sottofondo di musica e versi del Corano – Dalla stessa polizia francese, che intanto continua a cercare eventuali complici di Merah, si viene a sapere che il video rappresenta un montaggio dei filmati dei diversi omicidi, con musica e letture del Corano, immagini che al momento non sono state ancora trasmesse dalla tv francese che però ne avrebbe conservato una copia. Oggi stesso la rete televisiva deciderà se mandarne in onda alcuni estratti: “Non siamo una tv sensazionalistica, non vogliamo diffondere immagini senza calcolarne i rischi e le conseguenze, per questa ragione la direzione deciderà oggi nella sede centrale del Qatar delle sorti del video”, le parole di Zied Tarrouche, capo della redazione francese della televisione.

Lo stesso presidente Nicolas Sarkozy ha chiesto ai media di non diffondere quelle immagini “per rispetto delle vittime e del pubblico”. Intanto non è noto chi avrebbe spedito questo video, accompagnato anche da una lettera, ad Al Jazeera: il timbro postale è del 21 marzo cioè il giorno in cui la polizia ha accerchiato Merah nella sua casa di Tolosa. Lo stesso fratello di Merah, che nei giorni successivi alla morte del killer si era detto orgoglioso di lui e ora resta incriminato per complicità, è stato arrestato nel giorno dell’inizio dell’assedio.

L’accusa del padre di Mohamed Merah – Sulla morte del killer, inoltre, negli ultimi giorni le opinioni e i commenti si sono divisi in Francia: qualcuno, come un’insegnante di un liceo, l’ha definito solo una “vittima” e per questo è stata sospesa dal suo ruolo di educatrice mentre nelle ultime ore sono arrivate le accuse pesanti del padre di Mohamed (secondo quanto si apprende da Adnkronos anch’egli con un passato non del tutto pulito) che ha deciso di voler sporgere denuncia contro la Francia. Secondo l’uomo la Francia aveva tutti i mezzi per catturare il figlio da vivo risparmiandogli dunque la vita, “avrebbero potuto stordirlo col gas ed arrestarlo, hanno preferito ucciderlo”. Commenti, come prevedibile, ai quali hanno risposto alcune autorità francesi, in particolare il consigliere presidenziale di Nicolas Sarkozy che ha parlato di “indecenza” rispetto alle accuse del padre di Merah.

Aggiornamento: “Al Jazeera non diffonderà il video delle sparatorie in Francia”, è arrivata la comunicazione ufficiale della decisione presa dall’emittente televisiva in merito alla diffusione dei video di Mohamed Merah giunti nella loro redazione. Il montaggio di immagini, musica e versi del Corano che mostravano gli omicidi del killer di Tolosa non saranno dunque, come aveva chiesto anche Sarkozy, diffusi al pubblico.

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