507 CONDIVISIONI
video suggerito
video suggerito

Minore coinvolto in una rissa a Milano, la madre: “Un poliziotto gli ha messo le mani alla gola”

Rissa per futili motivi la scorsa notte a Milano. Un ragazzo minorenne è stato spinto alle spalle, apparentemente senza motivo, da un uomo che era all’esterno di una pizzeria. Ne è nata una rissa che ha richiesto l’intervento delle forze dell’ordine. Tra i denunciati figurano però anche il ragazzo minorenne e i suoi genitori. La madre racconta a Fanpage.it: “Un poliziotto gli ha messo le mani alla gola, dalle forze dell’ordine un abuso di potere”.
A cura di Francesco Loiacono
507 CONDIVISIONI
Immagine

Cinque persone denunciate, due delle quali finite in ospedale a causa di alcune contusioni. Questo il bilancio di una rissa scoppiata la scorsa notte a Milano in piazza Baiamonti. Attorno alle 23 di ieri, sabato 29 maggio, i carabinieri del Nucleo radiomobile del capoluogo lombardo sono intervenuti a seguito della segnalazione di alcuni cittadini, che hanno richiamato l'attenzione dei militari dell'Arma su una violenta lite in corso vicino a una pizzeria all'angolo tra viale Pasubio e piazza Baiamonti. La nota dei carabinieri parla di cinque persone coinvolte nella rissa: quattro uomini di 17, 32, 37 e 43 anni e una donna 43enne, tutti alla fine denunciati per rissa, violenza e resistenza a pubblico ufficiale. La velina dei militari dell'Arma parla di una lite scaturita da futili motivi: uno dei cinque avrebbe accidentalmente urtato un cliente della pizzeria seduto a uno dei tavoli all'aperto e l'avventore avrebbe reagito con violenza, scatenando così la rissa che non si è placata neanche dopo l'intervento dei carabinieri.

La mamma del ragazzo spinto: "Un poliziotto ha messo le mani alla gola di mio figlio"

Stando alle informazioni raccolte da Fanpage.it i fatti però sarebbero andati diversamente. La rissa sarebbe stata causata da un ragazzo che era in piedi all'esterno del locale assieme ad altri amici e, dopo essersi rivolto senza motivo apparente e in tono minaccioso al 17enne, sceso per comprare le sigarette, lo avrebbe spinto con forza alle spalle facendolo cadere per terra. Il ragazzo ha avvertito il padre e la madre, che vivono in zona: l'uomo è sceso e, mentre cercava di chiamare le forze dell'ordine, è stato aggredito dalla stessa persona che aveva spinto il figlio. A quel punto è scesa in strada anche la madre del ragazzo che ha chiamato prima un'ambulanza per il marito, reduce da un incidente stradale e dolorante a una spalla, e poi il 112. Ma l'intervento delle forze dell'ordine – sul posto sono intervenuti una quindicina tra carabinieri e polizia – non è stato affatto risolutivo, anzi.

Il ragazzo che era stato spinto, comprensibilmente agitato per la situazione, davanti alle domande delle forze dell'ordine avrebbe iniziato ad alzare la voce contro gli agenti, la cui reazione però sarebbe stata spropositata: "Mi hanno circondato in 15 e un poliziotto mi ha messo le mani alla gola spingendomi contro un portone", ha detto il giovane a Fanpage.it. La madre del ragazzo (la donna 43enne citata nella nota dei carabinieri) ha confermato questa versione, aggiungendo: "Io e mio marito abbiamo cercato di calmare nostro figlio dicendogli di stare zitto, ma la reazione delle forze dell'ordine è stato un abuso di potere. Potevano ammanettarlo o immobilizzarlo in altre maniere consentite, ma non si possono mettere le mani addosso così a un cittadino che stava solo usando le parole per esprimere le proprie ragioni. E quando ho provato a filmare quanto stava accadendo col telefonino sono stata spinta nel locale di kebab in malo modo".

Alla fine tutte e cinque le persone sono state portate in caserma e denunciate, ma la famiglia al centro della vicenda intende a sua volta denunciare le forze dell'ordine per abuso di potere. Sia il marito sia il figlio hanno fatto ricorso alle cure mediche per le contusioni riportate nell'episodio. La 43enne invita inoltre chi ha assistito ai fatti e li ha eventualmente filmati a pubblicare il materiale in suo possesso per mostrare come siano andate davvero le cose: "Purtroppo sul momento una persona che si era fatta avanti per testimoniare in nostro favore è stata allontanata dalle forze dell'ordine, e quando sono tornata dalla caserma non ho più avuto modo di trovarla. È importante che chi ha assistito dica come sono andati i fatti".

507 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views