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Travolge e uccide un 11enne in bici, il giudice respinge il patteggiamento a 5 anni: “Troppo poco”

La gup Pasquinelli di Milano ha respinto la richiesta di patteggiamento a 5 anni per Nour Amdouni. Ad agosto travolse e uccise Mohanad Moubarak con la sua auto, guidando sotto effetto di cannabinoidi, con una gamba ingessata e senza aver mai conseguito la patente. Fissata la nuova udienza per il 30 marzo.
A cura di Enrico Spaccini
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La gup di Milano Lorenza Pasquinelli ha respinto la richiesta di patteggiamento a 5 anni di reclusione per Nour Amdouni, il 20enne arrestato il 18 agosto scorso per omicidio stradale dopo aver travolto e ucciso un bambino di 11 anni. Per la giudice, la pena è troppo bassa rispetto alla gravità del fatto: per questo motivo ha respinto la richiesta e fissato una nuova udienza per il prossimo 30 marzo, quando sarà processato con rito abbreviato.

Secondo quanto ricostruito dalle indagini della polizia locale, il 20enne di origini marocchine stava guidando dopo aver assunto cannabinoidi, senza aver mai conseguito la patente e con una gamba ingessata. Correndo a una velocità "non inferiore ai 90 chilometri orari", Amdouni travolse e uccise Mohanad ‘Momo' Moubarak, che stava girando con la sua bicicletta in via Bartolini, poco lontano dal ristorante del padre. Il 20enne fuggì dal luogo dell'incidente, avvenuto intorno alla mezzanotte del 9 agosto scorso, per poi costituirsi dopo quattro ore.

Il patteggiamento respinto e il risarcimento mai arrivato

Il patteggiamento a 5 anni di reclusione per il 20enne di origini marocchine aveva avuto il via libera del pm titolare dell'inchiesta, Rosario Ferracane, ma i familiari del bambino, che si sono costituiti parte civile, si sono opposti sin dal primo momento. Nell'accordo non era stato compreso nemmeno un risarcimento per i parenti del piccolo Moubarak, che, tra l'altro, stanno ancora aspettando quello da parte della compagnia di assicurazione dell'auto.

Per la nuova udienza, quella prevista per il 30 marzo, sarà indicato un nuovo gup e Amdouni sarà processato con rito abbreviato. La richiesta di patteggiamento per il 20enne era arrivata dopo la decisione di giudizio immediato, chiesto dal pm Ferracane e disposto dal gip Tommaso Perna.

Durante l'interrogatorio d'arresto, davanti al gip Fiammetta Modica, Amdouni ha ammesso l'incidente spiegando, però, di non essersi accorto di aver travolto l'11enne. Inoltre, come affermato dal gip Chiara Valori che a fine agosto ha respinto la richiesta di domiciliari, il 20enne non aveva ancora preso consapevolezza della gravità di quello che ha fatto e delle condizioni in cui guidava.

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