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Bambino di 5 anni in bici fa cadere una donna 87enne che muore poco dopo: papà accusato di omicidio colposo

Un bambino di 5 anni che stava imparando ad andare in bici senza rotelle ha urtato e fatto cadere una donna 87enne. A causa di un trauma cranico, l’anziana è morta poco dopo. Per la Procura, il padre avrebbe dovuto sorvegliare meglio il figlio.
A cura di Enrico Spaccini
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Foto di repertorio
Foto di repertorio

Un padre stava insegnando al proprio figlio di 5 anni ad andare in bici senza rotelle in un parco pubblico. Quello che poteva essere uno dei ricordi più felici per il genitore, si è trasformato in un incubo. Il bambino, infatti, essendo alle prime armi sulle due ruote, dopo un paio di pedalate ha perso il controllo del veicolo. Nonostante la velocità moderata, ha urtato una signora di 87 anni che stava passeggiando poco lontano, facendole perdere l'equilibrio. Nella caduta, l'anziana batte la testa. Cosa che le provoca un trauma cranico che si è rivelato per lei fatale.

L'esito drammatico ha portato la Procura a indagare sul caso e a ritenere il padre del bambino responsabile per la morte della donna per condotta omissiva. Per questo motivo, ora rischia una condanna per omicidio colposo e il pagamento di un risarcimento stimato intorno ai 200mila euro.

L'incidente in un parco pubblico di Milano

L'incidente è avvenuto lo scorso marzo in un giardino pubblico milanese, dove il bambino va spesso a giocare. Come riporta il Corriere della Sera, il padre lo aveva accompagnato là quel giorno per potergli insegnare ad andare in bicicletta senza le rotelle. Dopo le prime pedalate, incrocia nel suo tragitto due signore anziane che stanno passeggiando.

Per via della pochissima esperienza, il bambino ad un certo punto non controlla più la bici. Nonostante viaggiasse a velocità contenuta, sbanda e finisce contro l'87enne. Un impatto tutt'altro che violento, ma evidentemente sufficiente a far perdere l'equilibrio all'anziana. La donna cerca in tutti i modi di aggrapparsi al proprio bastone, ma non ci riesce e cade. La caduta non è rovinosa, più che altro si accascia. Nel movimento all'indietro, però, batte la testa a terra.

L'87enne, però, sembra stia bene. È cosciente, parla, ed è il padre del bambino a insistere perché venga chiamata un'ambulanza per fare dei controlli. All'improvviso, la situazione precipita. A causa del trauma cranico che aveva riportato, l'anziana perde conoscenza e poco dopo muore in ospedale.

L'indagine della Procura

La morte della donna obbliga la Procura a indagare su quanto successo, ipotizzando il padre del piccolo ciclista responsabile di omicidio colposo secondo l'articolo 40 del codice penale: "Non impedire un evento, che si ha l'obbligo giuridico di impedire, equivale a cagionarlo".

In poche parole, per la giurisprudenza non può passare impunito il fatto che il genitore non avesse "adeguatamente sorvegliato l’attività del figlio intrinsecamente pericolosa". Il pericolo deriverebbe dal fatto che la bici fosse "in mano a soggetto incapace di rendersi conto della portata delle proprie azioni", cosa che rischiava di "provocare la caduta di soggetti deboli quali anziani e bambini".

Insomma, ora l'unica possibilità per il padre risiede nel patteggiamento. Cosa che gli comporterebbe una riduzione di un terzo della pena e il beneficio della sospensione condizionale. In sede civile, però, potrebbe essere condannato anche al pagamento di un risarcimento che il Tribunale, per una signora di 87 anni, stimano intorno ai 200mila euro.

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