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Cade dal bagagliaio di un’auto e muore, accusato di omicidio stradale l’amico di Omar Khalaf

Si sono chiuse le indagini sulla morte di Omar Khalaf. L’unico indagato è il ragazzo che la notte tra il 7 e l’8 settembre 2023 mise in moto l’auto facendo cadere il 18enne che si trovava seduto sul bagagliaio.
A cura di Enrico Spaccini
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Omar Khalaf
Omar Khalaf

Il procuratore di Brescia, Jacopo Berardi, ha chiuso l'inchiesta sulla morte di Omar Khalaf, il 18enne di Lonato del Garda (in provincia di Brescia) deceduto lo scorso 15 settembre dopo una settimana di ricovero in ospedale. Il ragazzo era caduto dal bagagliaio di un'auto di un amico e proprio quel giovane, anche lui poco più che maggiorenne, ora è l'unico indagato per omicidio stradale e presto potrebbe finire a processo.

La caduta dal bagagliaio dell'amico

Era la notte tra il 7 e l'8 settembre 2023 quando Khalaf stava tornando a casa dopo una festa di compleanno di un amico. Si trovava  in compagnia di altri ragazzi quando, intorno alle 22:00, il gruppo si è fermato a Lonato per scambiare quattro chiacchiere e bere insieme. Avevano aperto il bagagliaio della vettura e si erano messi seduti sul pianale.

Stando a quanto ricostruito dalla polizia stradale, il giovane alla guida della vettura, forse dimenticandosi degli altri appoggiati sul retro o quantomeno senza rendersi conto delle conseguenze, avrebbe messo in moto facendoli sbalzare. Khalaf sarebbe, quindi, caduto con violenza sull'asfalto.

Quando i sanitari sono arrivati sul posto, hanno pensato che il 18enne fosse caduto da quel monopattino che era stato riposto nel bagagliaio. All'inizio Khalaf era cosciente, ma le sue condizioni sono peggiorate nelle ore successive. Una settimana più tardi, è deceduto in ospedale.

La ricostruzione dell'incidente e l'accusa di omicidio stradale

A chiamare i soccorsi erano stati gli amici del 18enne. In un primo momento si erano allontanati per paura, ma dopo hanno dato l'allarme. Lo stesso Khalaf, durante i giorni di ricovero, era stato ascoltato dagli investigatori e aveva fornito la sua versione dell'incidente.

A pochi mesi di distanza dalla sua morte, il pm Jacopo Berardi ha chiuso le indagini che vedono come unico indagato per omicidio stradale proprio quel ragazzo che aveva azionato il motore dell'auto. Ora la Procura chiederà il rinvio a giudizio e per lui inizierà il processo.

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