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Marco Manfrinati confessa: “Il mio obiettivo era la mia ex, mio suocero si è messo in mezzo e l’ho accoltellato”

“Il mio obiettivo era la mia ex, mio suocero si è messo in mezzo e l’ho accoltellato”: è quanto ha detto durante l’interrogatorio Marco Manfrinati, l’uomo accusato di aver tentato di uccidere l’ex moglie e di aver accoltellato mortalmente il suocero in via Ciro Menotti a Varese, che ha affermato inoltre che avrebbe voluto costituirsi dopo aver colpito l’ex moglie.
A cura di Ilaria Quattrone
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Nella giornata di oggi, mercoledì 8 maggio, si è verificato l'interrogatorio di Marco Manfrinati davanti al giudice per le indagini preliminari del tribunale di Varese. L'uomo è accusato di aver tentato di uccidere l'ex moglie e di aver ucciso il suocero in via Ciro Menotti a Varese dove lavorano la donna e il padre di questa. Ha ammesso di aver colpito la 37enne e spiegato di aver accoltellato Fabio Limido perché lo avrebbe aggredito con una mazza da golf dopo aver visto quanto fatto alla figlia.

L'avvocato Fabrizio Busignani, che assiste Manfrinati, ha spiegato che alla base del suo gesto ci sarebbe l'impossibilità di vedere il figlio (decisione presa dal Tribunali).

"Manfrinati ha spiegato le circostanze in cui si sono verificati i fatti", ha detto il legale. Ha precisato perché "si è verificata e come si è verificata" l'aggressione: "Dopodiché, quando ha capito cosa stava succedendo, ha desistito dall’azione ed è salito sulla sua auto per andare a costituirsi in questura".

Nella giornata di lunedì 6 maggio il quarantenne si è presentato dove padre e figlia lavoravano. Ha accoltellato l'ex e, secondo la sua versione, avrebbe preso il veicolo per dirigersi dalle forze dell'ordine: "A quel punto è stato aggredito con una mazza da golf dal padre della ex moglie, Fabio Limido. Le telecamere hanno ripreso la scena in cui l’ex suocero ha distrutto i vetri dell’autovettura di Manfrinati. I colpi sono stati assestati anche sul corpo di Manfrinati mentre era in auto al punto che ha riportato delle fratture alle mani, tipiche da difesa e refertate in pronto soccorso".

Non sarebbe più riuscito a ripartire con l'automobile e avrebbe provato ad allontanarsi a piedi, ma sarebbe stato colpito alla schiena: "In quel momento è partita una colluttazione che è proseguita con le coltellate da parte del mio assistito a Fabio Limido". L'anziano è morto mentre la donna è ricoverata in prognosi riservata all'ospedale di Varese.

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