Aggredisce l’ex moglie a Varese e uccide il padre di lei che la difende: chi è Marco Manfrinati
Da ieri sera, Marco Manfrinati è detenuto nel carcere Miogni di Varese: l'accusa è chiara e apparentemente molto evidente. Nella giornata di lunedì 6 maggio si è recato davanti allo studio dell'ex moglie, ha aspettato che uscisse e ha tentato di accoltellarla al volto. È intervenuto il padre di lei, Fabio Limido di 71 anni, e la sua furia si è scagliata contro l'uomo. Così lo ha ucciso e poi ha tentato di scappare, ma è stato fermato dalla Polizia. Ora dovrà rispondere dei reati di omicidio volontario aggravato e tentato omicidio, ma intanto si rifiuta di rispondere alle domande del Pubblico Ministero.
Chi è Marco Manfrinati
L'indagato è Marco Manfrinati, ex avvocato di circa 40 anni, si era autosospeso dall'Ordine di Busto Arsizio perché da due anni nei suoi confronti si era aperto un fascicolo per maltrattamento verso l'ex moglie. La sua carriera da legale si concentrava soprattutto sulle cause di separazione. Da tempo nutriva l'odio nei confronti della ex moglie e della sua famiglia. Agli amici continuava a ripetere: "Questi mi vogliono togliere anche il respiro". La donna si era poi convinta a denunciare a i giudici avevano attivato un divieto di avvicinamento di Manfrinati verso l'ex compagna, ma anche verso i suoi ex suoceri. Un divieto che non ha mai seguito. Gli amici della famiglia si domandano ora perché non è stato fatto di più. Non si potevano adottare altri provvedimenti?
Ora si trova in carcere dove è monitorato per evitare il suicidio. Davanti al pubblico ministero non ha parlato. Dovrà difendersi però ora dall'accusa di omicidio volontario aggravato e tentato omicidio.
