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“Siamo tutti responsabili della morte di una bimba”, l’affondo di Sala ai funerali di Diana Pifferi

Si sono tenuti nella parrocchia dei santi Pietro e Paolo di San Giuliano Milanese i funerali della piccola Diana, la bimba di 16 mesi lasciata morire di stenti dalla mamma Alessia Pifferi, che per sei giorni l’ha abbandonata in un caldo appartamento di Milano per soggiornare dal compagno di Bergamo.
A cura di Chiara Daffini
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Una bara piccola. Innaturalmente piccola. Nemmeno un metro rivestito di legno bianco con i brillantini alla base. Che contiene però un dolore altrettanto innaturalmente grande per una bambina di sedici mesi morta di fame e di sete perché abbandonata dalla mamma per sei giorni in un asfittico appartamento milanese nel periodo più caldo dell’anno e degli ultimi decenni. La stessa bimba che non aveva nemmeno un padre riconosciuto ufficialmente e ufficiosamente, e la cui unica fotografia, appiccicata alla coccarda funebre, è di una normalità disarmante: vestita di rosa e circondata da palloncini rosa e lilla, in quella che, quasi sicuramente, è l’unica festa avuta in tutta la sua vita.

La nonna e la zia di Diana si abbracciano seguendo la bara bianca
La nonna e la zia di Diana si abbracciano seguendo la bara bianca
La nonna e la zia di Diana si stringono in un abbraccio durante la messa
La nonna e la zia di Diana si stringono in un abbraccio durante la messa

La nonna e la zia “Non ti abbiamo abbandonata”

Nonna Maria e zia Viviana rompono il silenzio dei giorni successivi alla tragedia. Lo fanno piangendo su quei pochi centimetri di legno bianco: Non dovevi morire, non ti abbiamo abbandonata, è tua madre una pazza”. Le due donne, tra lacrime e abbracci, applaudono alle parole lette durante la cerimonia da un amico di famiglia in rappresentanza del parentado e di tutti gli amici, i conoscenti e i cittadini: “Vogliamo che la giustizia faccia il suo corso, senza sconti di pena”.

Presenti alla cerimonia funebre le autorità cittadine, tra cui il sindaco di Milano Giuseppe Sala
Presenti alla cerimonia funebre le autorità cittadine, tra cui il sindaco di Milano Giuseppe Sala

Sala, “Responsabile tutta la comunità”

“Più che senso di colpa – commenta il sindaco Giuseppe Sala all’uscita dalla chiesa – è senso di responsabilità, che chiama in causa tutti”. Anche gli assistenti sociali? Lo sollecita una giornalista? “Assolutamente sì, tutti, anche se non è facile, in questi casi, leggere i segnali di pericolo. In questo momento persino per un credente come me è difficile credere nella vita eterna, ma è quello che ci vorrebbe, perché Diana non ha avuto niente dalla sua breve vita terrena”. I Comuni di Milano e di San Giuliano Milanese, da cui proviene la famiglia di Diana, si sono offerti di coprire interamente le spese del funerale.

Giuseppe Sala durante la cerimonia funebre
Giuseppe Sala durante la cerimonia funebre

“Sconcerto e orrore, preghiamo perché in Alessia si risvegli la compassione”

Al sacerdote celebrante, don Luca Violoni, è affidato il messaggio dell’arcivescovo di Milano Mario Delpini: “Preghiamo perché Diana abbia ora la pienezza e la gioia che le sono mancate nella sua breve vita terrena, preghiamo perché si risveglino nella mamma Alessia compassione e sapienza, preghiamo perché lo spirito di Dio ci aiuti a essere protagonisti di una storia di fraternità”.

Il sacerdote celebrante, don Luca Violoni
Il sacerdote celebrante, don Luca Violoni

“Zia Viviana voleva tenere la bambina, ma Alessia glielo impediva”

Decine e decine i cittadini presenti al funerale. Tra questi amici e amiche strette di Viviana Pifferi e Maria, sorella e mamma di Alessia: “Viviana è distrutta – commenta una di loro -. Chiedeva sempre ad Alessia di portarle la bambina, ma lei rispondeva ‘È mia figlia e la tengo io’”. Fino al tragico epilogo, di cui però chi le era vicino non sospettava: “Maria – racconta un amico vicino alla nonna della bimba – negli ultimi tempi viveva tra Calabria e Sardegna, non aveva mai detto di essere preoccupata per la figlia Alessia e la sua nipotina Diana”.

Le mamme di Ponte Lambro accolgono il feretro
Le mamme di Ponte Lambro accolgono il feretro

“Ciao Diana, un angelo in più”

Prima di salire in auto e aggregarsi al corteo diretto verso il cimitero di San Giuliano, la nonna di Diana mostra un quadro con la foto della piccola e si alzano i cori: “Ciao Diana, oggi abbiamo un angelo in più”. Le mamme di Ponte Lambro, indossano tutte una maglietta bianca con la scritta “Insieme a te è volato in cielo anche un pezzo del nostro cuore”.

I funerali di Diana Pifferi a San Giuliano Milanese
I funerali di Diana Pifferi a San Giuliano Milanese
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