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Rissa nel carcere di Monza, detenuti armati di lamette e bastoni si picchiano: “Sangue ovunque”

Una rissa con circa trenta partecipanti divisi in due fazioni, italiani e albanesi da una parte e marocchini, tunisini, egiziani e gambiani dall’altra, ha preso vita nel carcere di Monza nella giornata di ieri, domenica 22 agosto. I detenuti si sono picchiati sfregiandosi con lamette, bastoni e altri oggetti. L’allarme del sindacato autonomo di polizia penitenziaria: “Sangue ovunque, un film dell’orrore”.
A cura di Filippo M. Capra
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È scoppiata una maxi rissa nel carcere di Monza dove un totale di circa trenta detenuti, divisi in due fazioni, si sono fronteggiati con bastoni, lamette, stoviglie e caffetterie, picchiandosi violentemente. Il tutto, è successo nella mattinata di ieri, domenica 22 agosto. Secondo quanto reso noto sinora, le due fazioni si sarebbero formate per cause ancora imprecise: da una parte i detenuti italiani, col supporto di quelli albanesi, dagli altri i gambiani, marocchini, egiziani e tunisini, per un totale di oltre 25 persone che si sono fronteggiate per diverso tempo. Sono stati due i detenuti trasportati al pronto soccorso dell'ospedale di Monza a causa delle ferite riportate.

Il sindacato di polizia penitenziaria: Sangue ovunque, un film dell'orrore

Giuseppe Bolena, della Segreteria Regionale dell'Osapp (Organizzazione sindacale autonoma polizia penitenziaria), ha fatto sapere che "il personale si è trovato di fronte uno scenario apocalittico al pari di un film horror, con sangue ovunque e decine di detenuti con importanti ferite in ogni parte del corpo. Tutti i detenuti sono stati accompagnati in infermeria e posti a visita medica con centinaia di punti di sutura applicati dai medici". Bolena ha poi proseguito dicendo che "molti detenuti hanno riportato ferite al volto ed in varie parti del corpo, ematomi ed escoriazioni per i colpi subiti. Addirittura un detenuto è svenuto. Si è evitato il peggio solo grazie alla freddezza e professionalità dell’intervento della Polizia Penitenziaria che ha scongiurato conseguenze di gran lunga peggiori visto il tenore della lite". Il sindacato ha poi invitato "il Garante dei detenuti a diffondere ai telegiornali e mostrare a tutti le sequenze agghiaccianti dei video di questo episodio, così come ha già fatto in altre occasioni, in modo da mostrare la vera realtà delle carceri italiane". L'Osapp ha infine chiesto "una riforma ed equipaggiamenti per il personale di Polizia Penitenziaria che al momento fronteggia queste situazioni totalmente a mani nude".

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