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Porta Nuova è il primo quartiere di Milano con il car sharing elettrico: come funziona

Porta Nuova è il primo quartiere di Milano che avrà un car sharing elettrico. Parte la sperimentazione di “Elec3City”, il progetto lanciato da Volvo car Italia e Coima.
A cura di Enrico Spaccini
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Il car sharing ormai è diventato la normalità a Milano. Prendi lo smartphone, apri l'app giusta e sali in macchina. Dal 5 aprile, queste auto condivise hanno iniziato a essere anche green. Lanciato da Volvo car Italia in collaborazione con lo sviluppatore immobiliare Coima, il progetto "Elec3City" mette a disposizione 15 vetture elettriche, per il momento, nel quartiere di Porta Nuova. "Una sperimentazione che se avrà successo sarà esportata anche in altre zone di Milano", ha assicurato il sindaco Beppe Sala.

"Non siamo contro le auto"

Le auto sono tutte Volvo XC40. Completamente elettriche, hanno una potenza di 231 cv e un'autonomia pari a 423 chilometri. Alla presentazione di "Elec3City" al Volvo studio in viale della Liberazione, oltre al presidente di Volvo car Italia Michele Crisci e il fondatore e ceo di Coima Manfredi Catella, era presente anche Sala. "Non siamo contro le auto, il problema casomai è che tipo di auto sono", ha dichiarato il sindaco. Queste, come ogni servizio di sharing che si rispetti, possono essere affittate mediante un'app, Portanuova Milano. Al momento il tempo minimo di utilizzo è di 30 minuti e si può tenere l'auto per più giorni. Costa 15 minuti all'ora, ma superate le tre ore e mezza scatta la tariffa giornaliera di 50 euro.

Mobilità cittadina

"Le auto elettriche costano di più, ma è un percorso che va fatto", ha commentato Sala. Queste di "Elec3city" non sono drop-off: una volta utilizzate, vanno riportare al parcheggio di origine. "Abbiamo stimato una percorrenza annua della flotta di 240mila chilometri", ha spiegato durante la presentazione delle vetture Crisci, il quale ha stimato un "risparmio ambientale" di 30 tonnellate all'anno di Co2. Come ha poi precisato il sindaco, le auto sono destinate a evolversi in modo da poter far parte ancora della mobilità cittadina. Mobilità che, nel frattempo, deve potenziare il servizio pubblico, a partire dalla metropolitana. Dopo l'approvazione del finanziamento di 732,2 milioni, "si procederà a uno studio tecnico operativo vero per la nuova metropolitana M6", ha confermato il sindaco.

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