78 CONDIVISIONI
video suggerito
video suggerito

Perquisizione in via Bolla a Milano, dopo la maxi rissa la polizia cerca le armi

Operazione di polizia stamattina tra le palazzine popolari di via Bolla a Milano. Dopo lo scontro del 10 giugno, che ha visto fronteggiarsi 60 persone in strada, si cercano le armi e altre prove. Obiettivo: individuare i facinorosi.
A cura di Francesca Del Boca
78 CONDIVISIONI
La perquisizione della polizia in via Bolla
La perquisizione della polizia in via Bolla

Si cercano le spranghe e i bastoni utilizzati durante la maxi rissa esplosa la sera di venerdì 10 giugno in via Bolla. La polizia irrompe stamattina tra le palazzine popolari del quartiere Gallaratese, con un ingente schieramento e l'elicottero, per cercare le armi utilizzate durante lo scontro e per identificare alcuni dei partecipanti. Durante questa attività sono stati sgomberati sei appartamenti che sarebbero stati occupati abusivamente da dodici persone. Nove sono state portate in Questura per degli accertamenti e tre sono state denunciate dalla polizia: una per detenzione abusiva di armi (coltello) e due per ricettazione. Due auto sono stati sequestrati dalla Polizia Stradale e dalla Locale perché senza assicurazione.

La rivolta in strada

Spranghe, bastoni, bombe carta. E un bilancio finale di tre feriti, tra cui un bambino di due anni. È stata una vera e propria rivolta popolare quella che è avvenuta la sera del 10 giugno in via Bolla, quartiere Gallaratese di Milano: ci sono volute due ore di tempo e più di dieci volanti della polizia con gli agenti in tenuta antisommossa per sedare il sollevamento degli inquilini delle palazzine Aler. Un assetto di guerra, con ben sessanta persone a fronteggiarsi tra urla e colpi violenti. Secondo le prime ricostruzioni, alla base della maxi rissa per strada ci sarebbero le tensioni che nel tempo si sono accumulate tra gli inquilini abusivi, ovvero più del 90 per cento degli abitanti nel complesso.

La polemica

Militari ai cancelli delle case popolari di via Bolla, per ripristinare ordine e legalità. Una proposta che arriva dalla Regione, che spera così di riuscire a mettere una toppa all'emergenza degrado. "A Milano abbiamo un problema di ordine pubblico", ha dichiarato a proposito il presidente di Regione Lombardia Attilio Fontana. Punta il dito invece contro la gestione di Aler, ente regionale che si occupa (anche) delle palazzine di via Bolla, il sindaco Beppe Sala. Come aveva fatto già in passato, sempre per un episodio che si era verificato nel degrado del sobborgo a ovest di Milano. "La gestione di Aler è fallimentare", aveva sentenziato al tempo.

78 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views