Per il momento a Milano i biglietti per bus e tram non aumenteranno: decisione rimandata a fine agosto

La decisione di aumentare le tariffe di autobus e tram a Milano è stata rimandata a fine agosto. Nella giornata di ieri, mercoledì 2 agosto, si è riunita l'Agenzia del trasporto pubblico di bacino. Durante l'incontro è stata recepita la delibera dell'adeguamento Istat approvata da Regione Lombardia. Sembrerebbe però che nessun socio dell'agenzia e tantomeno il Comune siano d'accordo con questo possibile rincaro.
La decisione rimandata a fine agosto
E proprio per questo motivo, è stata rimandata la votazione: in questo modo potranno essere effettuate ulteriori verifiche per comprendere quanto un possibile aumento possa pesare sui bilanci di ciascun ente. "Secondo l'assessore regionale Franco Lucente è da applicare obbligatoriamente", ha affermato l'assessora alla Mobilità del Comune di Milano Arianna Censi.
L'assemblea ha condiviso la volontà del Comune e ha così deciso di rimandare la decisione a fine agosto. Censi ha poi spiegato di aver chiesto di poter sostenere con il Governo un possibile "aumento della quota del Fondo nazionale trasporti destinata a Regione Lombardia". In questo modo potrebbero aumentare "i contributi alle agenzie del Tpl e coprire così i costi dell’adeguamento Istat".
Perché vengono aumentati i prezzi dei biglietti
Il problema infatti è dato dagli indici Istat: quest'anno il ritocco sarebbe stato del 3,21 per cento. Nel 2014 è stata varata una legge regionale che lega i biglietti del trasporto pubblico locale agli Indici Istat che misurano il trend dell'inflazione. Sostanzialmente Regione e Comune non possono ignorare gli indici e di conseguenza la possibilità di rincarare il prezzo dei titoli di viaggio. Ai due enti restano tre opzioni: aumentare il costo dei biglietti, rincarare solo quelli occasionali oppure mettere i soldi di tasca propria così da coprire l'adeguamento Istat.
L'assemblea sembrerebbe aver scelto questa terza opzione così da evitare un possibile aumento.