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Orzinuovi, chiude l’Ipersimply: ventisei dipendenti in cassa integrazione

A Orzinuovi, in provincia di Brescia, giovedì 1 ottobre il supermercato Ipersimply di via Francesca chiuderà i battenti. Ventisei dipendenti sono stati messi in cassa integrazione, in attesa di un possibile reintegro in altri punti vendita. Anche in questo caso, la decisione arriva a seguito della maxi operazione che ha visto alcuni punti vendita del colosso francese Auchan passare nelle mani del gruppo Conad.
A cura di Ilaria Quattrone
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Alcuni lavoratori del supermercato Simply di via della Ferrera a Milano
Alcuni lavoratori del supermercato Simply di via della Ferrera a Milano

Serrande abbassate e ventisei dipendenti in cassa integrazione. A Orzinuovi, comune in provincia di Brescia, giovedì 1 ottobre chiuderà il grande supermercato Ipersimply di via Francesca. Anche in questo caso la decisione è legata all'operazione con cui, lo scorso anno, gran parte dei punti vendita a marchio Auchan (di cui fa parte anche l'insegna Simply) sono passati al colosso della grande distribuzione organizzata italiana Conad, che però anche per via della sua natura societaria (è costituito da tante piccole cooperative diverse tra loro) in alcuni casi non ha garantito il reinserimento lavorativo dei dipendenti ex Auchan. Nel caso dell'Ipersimply di Orzinuovi la speranza è che un altro gruppo possa rilevare il punto vendita e garantire la continuità lavorativa agli ex dipendenti. 

Da Milano a Orzinuovi, tutti i punti vendita chiusi

Quello di Orzinuovi, non è il primo supermercato a marchio Simply a chiudere e probabilmente non sarà l'ultimo. Anche a Castenedolo, sempre nel Bresciano, un altro punto vendita terminerà la sua attività sabato 3 ottobre. In questo caso però, come riporta BresciaToday, la comunicazione della chiusura è stata data ai dipendenti con un cartello affisso all'ingresso. A Milano, invece, sono stati chiusi due supermercati Simply in città e uno in provincia, precisamente a Lacchiarella. Tutti i dipendenti sono stati messi in cassa integrazione. Sulla vicenda si è espresso anche il sindaco di Milano, Giuseppe Sala, che in un post su Facebook ha manifestato la sua solidarietà ed ha specificato di aver dato mandato all'assessore alle Politiche del lavoro, Cristina Tajani "di attivare un tavolo con i soggetti interessati per valutare soluzioni che possano tutelare i dipendenti e mantenere questo presidio commerciale". Oltre Sala, grande preoccupazione è stata espressa dal sindacato Filcams Cgil: "Ogni singola lavoratrice e ogni singolo lavoratore ha la sua dignità. Siamo al loro fianco e lottiamo per salvare i loro posti di lavoro". Per ora, considerata l'emergenza Coronavirus, vige l'obbligo di non licenziare nessuno. Ma quando finirà la cassa integrazione straordinaria nessuno al momento sa cosa ne sarà di tutti gli ex dipendenti Simply.

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