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Covid 19

Oltre sei milioni di cittadini lombardi hanno ricevuto la prima dose del vaccino anti Covid

La vicepresidente di Regione Lombardia Letizia Moratti ha fatto sapere che sono oltre 6 milioni i lombardi vaccinati con prima dose. In tutto invece le somministrazioni – contando quindi anche le seconde dosi – sono 8milioni 720mila e 571, con una percentuale del 93,7 per cento rispetto ai vaccini consegnati.
A cura di Giorgia Venturini
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Sono oltre 6 milioni i lombardi vaccinati con prima dose. Lo ha annunciato la vicepresidente di Regione Lombardia Letizia Moratti sulla sua pagina Facebook precisando anche che in tutto i vaccini somministrati – contando quindi anche la seconda dose – sono 8 milioni 720mila e 571, con una percentuale del 93,7 per cento rispetto alle dosi consegnate. Regione Lombardia punta a iniettare oltre 100mila dosi al giorno così da completare il prima possibile la campagna vaccinale in vista anche della "minaccia" della variante Delta. "Il vaccino è l'unica arma che abbiamo in questa battaglia", continua l'assessora al Welfare. E poi conclude: "Raccomando ancora la massima prudenza nei nostri comportamenti quotidiani. E ancora una volta grazie a tutte le persone che si stanno adoperando per la nostra campagna vaccinale".

Le 100mila dosi al giorno a luglio però subiranno un rallentamento: il prossimo mese infatti verranno trasferiti dalla struttura centrale commissariale alla Lombardia meno vaccini mRna (Pfizer e Moderna). Tre giorni fa il presidente di regione Lombardia Attilio Fontana aveva parlato di "una riduzione consistente". Un calo delle somministrazioni dunque che potrebbe portare a "una sospensione delle prenotazioni per un periodo di tempo". A rischio sarebbe anche l'obiettivo fissato da Palazzo della Regione: quello di vaccinare tutti i lombardi con la prima dose entro il 30 luglio. Il riduzione dei trasferimenti dei vaccini da Roma alle regioni (non solo la Lombardia) darà priorità ai richiami, facendo rallentare così le prenotazioni delle prime dosi.

Un'amara notizie per Fontana che ha voluto dire la sua su queste direttive da Roma: "Questo non ci voleva, noi speravamo e abbiamo anzi chiesto di riceverne di più, per concludere prima. Siamo arrivati a inoculare 120mila somministrazioni al giorno, ma saremmo potuti arrivare anche a 150-160mila. Ora quindi ci vediamo costretti a dover rallentare, quando con la presenza di varianti gli esperti suggeriscono invece la necessità di accelerare con le somministrazioni. Speriamo che arrivino presto notizie rassicuranti".

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