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Milano, polemiche dopo la foto di una maestra d’asilo in camice e visiera: “Neanche gli infermieri”

“Noi educatrici ci presenteremo così a bambini di due anni che non ci vedono da 6 mesi… con camici in plastica”, inizia così il post dell’educatrice postato sul profilo Facebook del Comune di Milano. Le parole, che sono arrivate qualche giorno prima dell’apertura delle scuole dell’infanzia, hanno scatenato critiche ma raccolto anche qualche consenso.
A cura di Ilaria Quattrone
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Giornata di ripresa per le scuole dell'infanzia. Tra incertezze e perplessità, non sono mancate di certo le polemiche. L'ultimo scontro ‘social' vede come protagonista un'insegnante che sul profilo Facebook del Comune di Milano ha postato, il 5 settembre, una sua foto in cui appare completamente coperta dalla testa ai piedi. Camice in plastica, mascherina e visiera. All'immagine, aggiunge una didascalia che, con sprazzi di sarcasmo, attacca duramente l'amministrazione. La foto ovviamente non è passata inosservata. Tra ironia, rabbia e sconcerto, negli ultimi due giorni si sono susseguiti i commenti di genitori e colleghi che hanno dato vita all'ennesima battaglia tra chi sostiene la tesi dell'insegnante e chi invece non è per nulla d'accordo con quanto scritto.

Camici in plastica e organizzazione ‘bassa', l'attacco dell'educatrice

"Noi educatrici ci presenteremo così a bambini di due anni che non ci vedono da 6 mesi… con camici in plastica". È l'inizio del post dell'educatrice, che due giorni prima dell'apertura delle scuole dell'infanzia, ha deciso di postare la sua immagine sul profilo del Comune di Milano. La maestra ci va giù pesante. Tanto da scrivere che "neanche gli infermieri sono così" e criticando anche "il lavoro di organizzare la segnaletica è stato fatto da noi, pulire da noi. Vergognoso". Non mancano poi gli attacchi a "una organizzazione così bassa" che l'educatrice ammette di non aver "mai vissuta in 22 anni di servizio". La scelta di postare la foto ha provocato immediatamente l'apertura di due fazioni. Da una parte chi la sostiene, fermamente convinto che le disposizioni previste per le riaperture siano ingiuste e spesso astratte. Dall'altro chi invece la contesta per le espressioni e il messaggio. Agli "Assurdo! Mio figlio scappa dopo 2 minuti… si sta un tantino esagerando. Camice e visiera eccessivi", si contrappongono i commenti come "le era forse capitato di vivere una pandemia in 22 anni di servizio?".

Rientro a scuola tra le polemiche

Per non parlare delle critiche che si susseguono nei commenti nei confronti di insegnanti, amministrazione comunale e sindacati. Al "Mi piacerebbe conoscere l’assessore all'istruzione del Comune di Milano….ammesso che ce ne sia uno?!?", troviamo un "Ahhh….. Che bello essere dipendente statale con stipendio assicurato! Fate pace col cervello". E tra chi ritiene che la colpa sia del sindacato degli insegnanti che "se non avesse fatto casino non sareste messe così, manco vi toccasse lavorare in un laboratorio di armi chimiche" e chi lamenta un'assenza totale di maestre e maestri durante il periodo lockdown, troviamo anche chi assicura che "gli operatori sanitari sono vestiti peggio e anche con tutto questo caldo". Insomma, il rientro nelle scuole dell'infanzia si può dire tutto tranne che tranquillo. 

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