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Milano, minaccia l’ex e la figlia di 8 anni: “Preparati a restare orfana, vado a uccidere tuo padre”

“Preparati a restare orfana, vado ad ammazzare tuo padre”. Così un 28enne di Rozzano (Milano) diceva alla figlia della ex compagna, costretta a subire per mesi atti persecutori e minacce. Al precedente compagno della donna il 28enne aveva detto al telefono: “Non me ne frega nulla di tornare in galera, faccio parte della famiglia Spada e ti metto il ferro in bocca”. Dopo la denuncia della donna, il 28enne è stato arrestato.
A cura di Francesco Loiacono
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Un ragazzo di 28 anni, Ivan R., è stato arrestato ieri per stalking su ordine del giudice per le indagini preliminari di Milano Guido Salvini. Il 28enne, residente a Rozzano, nell'hinterland di Milano, si è reso protagonista di un'escalation di minacce e atti persecutori nei confronti della sua ex compagna, della figlia di 8 anni avuta da un altro uomo e del padre della bimba. Con quest'ultimo il 28enne avrebbe vantato anche di una vicinanza alla famiglia Spada, clan famigliare di Roma che in una sentenza dello scorso settembre era stato riconosciuto come "un'associazione per delinquere di stampo mafioso". Proprio l'appartenenza al clan, anche se dovesse essere solo millantata, e la disponibilità di un'arma da parte del 28enne hanno spinto il gip Salvini a disporre la custodia cautelare in carcere per il 28enne, di cui è stata riconosciuta la pericolosità.

Il 28enne ha incendiato lo zaino della bimba e l'auto della ex compagna

Pericolosità che, purtroppo, aveva già avuto modo di sperimentare l'ex compagna del violento, una donna di 37 anni. I due si erano conosciuti al lavoro e avevano iniziato una relazione: per qualche mese era andato tutto bene, poi, anche complice la perdita del lavoro da parte del 28enne, il giovane aveva manifestato atteggiamenti sempre più minacciosi nei confronti della donna. Le chiedeva continuamente soldi e la minacciava anche davanti alla figlioletta, che terrorizzava dicendole di "prepararsi a diventare orfana" perché avrebbe ucciso il suo papà. E proprio al padre della bimba si era rivolto al telefono, dicendogli: "Non me ne frega nulla di tornare in galera, faccio parte della famiglia Spada e ti metto il ferro (la pistola, ndr) in bocca". Le intimidazioni non erano rimaste solo a parole: secondo quanto raccontato dalla donna nella denuncia presentata al commissariato di Rho-Pero, c'erano state anche botte e perfino due roghi dolosi: in un caso il 28enne aveva dato fuoco allo zaino della bimba, nell'altro, lo scorso 5 ottobre, aveva incendiato l'auto dell'ex compagna. L'indomani la donna lo ha denunciato: sono seguite le indagini, coordinate dal pubblico ministero Francesca Gentilini, che hanno poi portato all'arresto del 28enne.

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