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Milano, minaccia di morte una donna perché vuole sposare la figlia di 15 anni: arrestato

Un ragazzo di 22 anni, originario del Marocco, è stato arrestato dai carabinieri a Milano con l’accusa di minacce aggravate e atti persecutori. Il giovane da una decina di giorni minacciava di morte una donna di 29 anni, sua connazionale, perché era intenzionato a portare la figlia 15enne in Marocco per sposarla.
A cura di Ilaria Quattrone
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(foto di repertorio)
(foto di repertorio)

Minacciava di morte e perseguitava una donna di 29 anni perché madre di una ragazza di 15 anni che era intenzionato a portare in Marocco per poi sposarla. Il responsabile, un ragazzo originario del Marocco di 22 anni, è stato arrestato a Milano con l'accusa di minacce aggravate e atti persecutori. Da giorni infatti la donna, mamma della ragazzina, era vittima di intimidazioni e minacce da parte del giovane che avrebbe voluto portare la 15enne, sua connazionale, nel loro Paese di origine, dove l'avrebbe poi voluta sposare.

Per dieci giorni appostamenti sotto casa, minacce e portoni distrutti

L'incubo della donna di 29 anni è proseguito per più di una settimana. Da più di dieci giorni infatti il ragazzo si appostava sotto casa e minacciava di morte la giovane madre. Il suo obiettivo era quello di portare la figlia di 15 anni in Marocco dove l'avrebbe poi voluta sposare. Per "convincere" la madre dell'adolescente, l'uomo aveva utilizzato in più occasioni la violenza. Prima avrebbe distrutto il portone d'ingresso del condominio e dopo l'avrebbe minacciata di morte brandendo un cacciavite. Le ultime intimidazioni sono arrivate ieri mattina, 20 settembre. Quando i carabinieri del Radiomobile alle 10.15 di ieri mattina sono intervenuti in via Molise, il 22enne era in forte stato di agitazione e stava minacciando la donna di 29 anni, sua connazionale. Quando sono arrivati il giovane ha cercato di dileguarsi mentre la madre dell'adolescente ha raccontato tutto ai militari dell'Arma, spiegando che l'incubo durava ormai da giorni. Le forze dell'ordine hanno poi ritrovato il 22enne a pochi passi dall'abitazione e lo hanno quindi arrestato con l'accusa di minacce aggravate e atti persecutori. Dopo aver ricostruito tutti gli episodi, i carabinieri lo hanno quindi condotto al carcere di San Vittore.

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