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Milano, accoltella una commessa in un negozio del centro ma si ferisce: arrestato il rapinatore

Due settimane fa aveva accoltellato una ragazza 28enne durante un tentativo di rapina in un negozio Yamamay in piazza Cordusio, nel centro di Milano. Anche il rapinatore era però rimasto ferito nella colluttazione: dalle tracce di sangue la polizia è riuscita a risalire al responsabile, un 46enne pregiudicato, che è stato arrestato.
A cura di Francesco Loiacono
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Il momento del ferimento della donna
Il momento del ferimento della donna

È stato arrestato a distanza di due settimane l'uomo che aveva accoltellato una commessa di un negozio del centro di Milano durante un tentativo di rapina. In manette, grazie al lavoro dei poliziotti della squadra mobile di Milano e dei loro colleghi della scientifica, è finito un 46enne di nazionalità italiana, con numerosi precedenti e che era destinatario di un provvedimenti di sospensione dell'affidamento in prova, ma da mesi risultava irreperibile al suo indirizzo di residenza.

Il tentativo di rapina ripreso dalle telecamere

A tradire il 46enne, che è stato rintracciato e fermato in casa di un suo amico pregiudicato al Corvetto, sono state le tracce di sangue che ha lasciato sul luogo della rapina, avvenuta lo scorso 11 febbraio in un punto vendita del brand di intimo Yamamay in piazza Cordusio, nel pieno centro città. Il tentativo di rapina era stato interamente ripreso dalle telecamere: l'uomo si era diretto verso le casse, dove però aveva incontrato la resistenza di una coraggiosa commessa. Ne era sorta una colluttazione durante la quale sia la dipendente, una ragazza di 28 anni, sia il rapinatore erano rimasti feriti dal coltello impugnato dall'uomo.

Il rapinatore, ferito alla mano, dopo il tentativo di rapina si era dileguato. La 28enne era stata medicata per una ferita all'ascella, con prognosi di 21 giorni. La scientifica ha analizzato le tracce di sangue lasciate dal rapinatore, di cui è stato ricostruito e analizzato anche il modus operandi. Dopo aver ottenuto un profilo genetico si è così risaliti al 46enne, che lo scorso mercoledì è stato fermato nella casa del suo amico: si nascondeva sotto il letto e aveva ancora la mano fasciata. Per lui si sono aperte le porte del carcere: è accusato di tentata rapina aggravata e lesioni gravi e aggravate.

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