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Merate, si ammala di Covid per la seconda volta: positiva un’infermiera di una casa di riposo

Si è ammalata per la seconda volta di Coronavirus: è un’infermiera che lavora all’Istituto geriatrico e riabilitativo Giuseppina e Costantino Frisia di Merate, in provincia di Lecco. La struttura fa capo al Pio Albergo Trivulzio di Milano, coinvolta in inchieste e polemiche per la gestione dell’emergenza. Tutti i dipendenti e gli ospiti di Merate sono stati sottoposti a tampone, ma nessuno di loro è risultato positivo.
A cura di Ilaria Quattrone
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(Immagine di repertorio)
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Si era ammalata di Covid-19 già in piena emergenza. Dopo la quarantena e la lenta guarigione, è risultata nuovamente positiva. È la storia di un'infermiera dell'Istituto geriatrico e riabilitativo Giuseppina e Costantino Frisia di Merate, in provincia di Lecco, che è risultata positiva al virus per la seconda volta, anche se in maniera asintomatica. L'Istituto fa capo al Pio Albergo Trivulzio di Milano, quella stessa struttura che solo pochi mesi fa è stata investita da polemiche e inchieste per la gestione e la messa in sicurezza degli ospiti durante il periodo di pandemia. Tutti i colleghi dell'infermiera e gli ospiti della struttura – circa 200 persone – sono stati sottoposti a un tampone straordinario, ma nessuno di loro sembrerebbe essere risultato positivo: d'altronde, nell'istituto geriatrico, per via delle rigide norme anti coronavirus nessuno era entrato a diretto contatto con l'infermiera, la cui positività era subito stata scoperta grazie ai frequenti controlli.

Procedure rigide per il Pio Albergo Trivulzio

La vicenda dell'infermiera allarma il Pio Albergo Trivulzio. Visto il recente turbinio di polemiche, inchieste e problematiche la struttura ha attivato una serie di procedure molto rigide che possano garantire la sicurezza dei pazienti e dipendenti ed evitare ulteriori problemi. Proprio per questo motivo, si eseguono periodicamente sui dipendenti tamponi e test con l'obiettivo di stanare qualsiasi caso positivo con quarantene e isolamenti. Non solo, all'interno delle sedi oltre a indossare guanti, cuffie, calzari, camici o mascherine, nessuno può accedere a un reparto diverso dal suo così da evitare contatti e quindi contagi. Per quanto riguarda gli ospiti invece prima di essere ricoverati devono risultare negativi non a uno, ma a ben due tamponi. E durante il periodo che intercorre tra un tampone e l'altro, viene disposto l'isolamento.

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