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Manuela, la trans uccisa con 50 coltellate a Milano: il killer voleva far esplodere la casa col gas

Si chiamava Manuela De Cassia la trans brasiliana 48enne che ieri è stata trovata morta nel suo appartamento in via Plana a Milano. Il killer, che l’ha uccisa con circa 50 coltellate, voleva far esplodere la casa e aveva lasciato aperto il gas: provvidenziale la chiamata ai vigili del fuoco di una vicina di casa. Si indaga tra i clienti della trans, che si prostituiva nel suo appartamento.
A cura di Francesco Loiacono
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Manuela, la trans uccisa in casa (Facebook)
Manuela, la trans uccisa in casa (Facebook)

I vigili del fuoco sono arrivati in tempo: l'appartamento di Manuela De Cassia, trans brasiliana di 48 anni trovata uccisa a coltellate ieri a Milano, era quasi saturo di gas e avrebbe potuto esplodere. Questa, probabilmente, era l'intenzione del killer della trans, forse un cliente. È, proprio questa dei clienti, una delle piste battute dai carabinieri che adesso indagano sull'efferato omicidio. Emanuel Alves Rabacchi, questo il nome della vittima, viveva da tempo nell'appartamento in via Plana 10, zona piazza Firenze, dove esercitava anche la sua professione di prostituta. I clienti la contattavano su internet, tramite numerosi siti di incontri online, e lei li riceveva a casa. Ma, secondo quanto riporta "Il Giorno", nessuno nel palazzo si era mai lamentato per schiamazzi o altri problemi. La trans aveva un regolare contratto d'affitto, nel quartiere la conoscevano tutti.

La macabra scoperta nel primo pomeriggio di ieri

Nel primo pomeriggio di ieri una vicina di casa ha sentito il forte odore di gas e ha dato l'allarme. L'intervento dei vigili del fuoco ha svelato l'orrore: sul corpo seminudo di Manuela c'erano i segni di diverse coltellate, il cui numero esatto sarà stabilito dall'autopsia disposta dal pubblico ministero che indaga sulla vicenda, Isidoro Palma. Mancava, invece, l'arma del delitto. Non si sa se il killer abbia portato via anche altro dal luogo del delitto: stando alla violenza dello stesso si potrebbe trattare, secondo gli inquirenti, di un atto compiuto dopo una lite, o dopo una colluttazione. Una rapina finita male, o molto più verosimilmente il gesto violento di un cliente.

Chi era Manuela, donna transgender "con uno sguardo dolcissimo"

Si stanno setacciando i contatti telefonici della vittima, alla ricerca di tutti i telefonini che hanno agganciato le celle che corrispondono alla zona di via Plana nell'orario della morte, che dovrà essere indicato dall'esame autoptico. Tra questi telefonini potrebbe esserci anche quello dell'omicida. Intanto sui social sono apparsi messaggi di cordoglio per la vittima, che da Fortaleza, in Brasile, si era trasferita a vivere in Italia: "Manuela De Cassia, una donna transgender con un sguardo dolcissimo – ha scritto Antonia Monopoli, attivista per i diritti transgender che dirige lo sportello trans di Ala Milano Onlus -. Mi unisco alle tante persone che in questo momento stanno esprimendo il proprio dolore. Che la terra le sia lieve".

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