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Cosa ha fatto Emanuele De Maria prima del suicidio dal Duomo: dalla morte di Chamila Wijesuriya all’ultima chiamata alla madre

Emanuele De Maria ha ucciso a coltellate Chamila Wijesuriya nel pomeriggio di venerdì 9 maggio. Durante la fuga ha chiamato la madre: “Ho fatto una caz***a”. Poche ore dopo la telefonata, il 35enne si è suicidato lanciandosi dal Duomo e il corpo senza vita della donna è stato ritrovato tra le sterpaglie del Parco Nord.
A cura di Giulia Ghirardi
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Alle 15:13 di venerdì 9 maggio. Questa è l'ultima volta che Chamila Wijesuriya è stata vista viva in via Massimo Gorki a Cinisello Balsamo, sulla strada di ritorno verso la casa dove viveva con il marito e il figlio, in compagnia di Emanuele De Maria, il detenuto che ieri, sabato 11 maggio, si è tolto la vita lanciandosi dal Duomo di Milano dopo aver accoltellato un collega all'esterno dell'Hotel Berna in zona Stazione Centrale.

Emanuele De Maria con Chamila Wijesuriya prima di accoltellarla: le immagini delle telecamere

Osservando le immagini delle telecamere, si vedono i due camminare sotto la pioggia in una delle tante stradine immerse nel verde del parco Nord, all’estrema periferia della città. Pochi minuti dopo, però, intorno alle 17:00, le stesse immagini hanno ripreso il detenuto all’imbocco della stazione Bignami della metropolitana, ma questa volta è solo, senza Wijesuriya. Stando a quanto emerso nel corso delle indagini, appena prima di salire in metrò, De Maria avrebbe chiamato la madre. "Vi chiedo perdono, ho fatto una caz***a", le avrebbe detto al telefono per l'ultima volta. Poco dopo la scena si ripete. Dopo quella alla madre è la volta di una telefonata alla cognata, la moglie del fratello.

Entrambe le telefonate sarebbero state effettuate con il telefono della vittima (nel quale era memorizzato il numero della madre del 35enne), poi abbandonato in un cassonetto e rinvenuto da un addetto Atm. "Siamo andati dai Carabinieri e abbiamo portato loro anche il cellulare di mia moglie, che abbiamo recuperato alla fermata Bignami del metrò. Avevo provato a chiamare Chamila e al telefono mi ha risposto un signore, da cui sono andato a recuperarlo. L'avevano abbandonato lì", ha spiegato il marito della donna a Fanpage.it.

Il suicidio di De Maria: si è gettato dal Duomo di Milano

Dopo aver abbandonato il telefono alla stazione di Bignami, De Maria ha fatto perdere le proprie tracce fino alla mattina seguente quando, poco dopo le 6:00, è stato ripreso dalle telecamere di sorveglianza davanti all'Hotel Berna dove ha accoltellato più volte il collega Hani Fouad Abdelghaffar Nasra, dipendente al reparto caffetteria dell'albergo e ora ricoverato in gravi condizioni all'ospedale Niguarda. Poi la fuga che, però, durerà soltanto qualche ora perché poco prima delle ore 14:00 De Maria si getterà "senza esitazione" del Duomo di Milano togliendosi la vita. In tasca la foto della vittima strappata dalla carta d’identità e una bustina con una ciocca di capelli.

Il ritrovamento del corpo di Chamila Wijesuriya

Poco dopo il suicidio dell'uomo, è stato rinvenuto anche il corpo senza vita di Chamila Wijesuriya tra le sterpaglie del Parco Nord. Dai primi esami effettuati sul cadavere della 50enne, sarebbero emerse due ferite da arma da taglio alla gola e alcune in corrispondenza dei polsi. Il movente, gli intrecci e i legami che uniscono tutte le persone coinvolte sono ora al vaglio degli inquirenti che sono in attesa di poter sentire Hani Fouad Abdelghaffar Nasra non appena le sue condizioni lo consentiranno.

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