13 CONDIVISIONI
video suggerito
video suggerito

Lite per pagare la corsa con il bancomat, il tassista si difende: “Non ho buttato il ragazzo dall’auto”

“Non ho buttato il ragazzo dall’auto”: è la difesa del tassista di Cremona indagato per sequestro di persona e lesioni colpose personali gravissime nei confronti di un 27enne con cui ha litigato la notte di Natale.
A cura di Ilaria Quattrone
13 CONDIVISIONI
Immagine

"Ill signor Carrera non ha buttato nessuno dal suo pulmino, non lo avrebbe potuto fare": ad affermarlo è Paolo Bregalanti, avvocato di Giovanni Carrera, il tassista di 68 anni finito agli arresti domiciliari con l'accusa di aver sequestrato il 27enne Luca Lombardo e ritenuto responsabile delle lesioni gravissime che il ragazzo ha riportato cadendo già dal pulmino. In un'intervista al quotidiano "Il Corriere della Sera", il 68enne – insieme al suo legale – ha affermato che fino a poco tempo fa non sapeva chi fosse il ragazzo altrimenti "avrei telefonato tranquillamente ai suoi genitori". Chiamata che l'uomo assicura di fare nei prossimi giorni.

L'intercettazione

L'ormai ex tassista è finito agli arresti domiciliari il 16 febbraio scorso dopo un'intercettazione molto particolare. Il 7 febbraio scorso, dopo l'interrogatorio con il pubblico ministero Francesco Messina, il 68enne ha telefonato alla figlia: "Il pm mi ha detto che il ragazzo non c'è ancora con la testa. Bene così non può raccontare la sua verità". Parole che oggi, martedì 22 febbraio, sono state chiarite davanti al giudice per le indagini preliminari. A Corsera, Carrera ha detto che quelle parole sono state male interpretate.

Il litigio

La lite, avvenuta la notte di Natale, è esplosa per il pagamento della corsa. Al termine di questa, bisogna saldare il conto di venti euro. Avendone solo dieci, Luca voleva pagare con il bancomat. Il signor Carrera non aveva però il pos. Quella sera il ragazzo si trovava in compagnia di due amiche. Le ragazze hanno raccontato agli investigatori di essere scese dall'auto. Con stava scendendo anche Luca, ma all'improvviso il taxi è ripartito. Secondo l'indagato invece, lui e la vittima si sarebbero messi d'accordo per andare al bancomat. Sarebbe ripartito, ma il portellone forse sarebbe stato completamente chiuso. In ogni caso, il 27enne è stato ricoverato in terapia intensiva e poi in Neurochirurgia. È tornato a casa lo scorso 10 gennaio, ma con ancora i segni di quella terribile nottata. Luca ha infatti vuoti di memoria, non sente dalla parte sinistra e sta recuperando il gusto e le parole.

13 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views