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Cremona, il ragazzo spinto giù dal taxi in corsa: “Mai mi sarei buttato da solo”

“Non ricordo cosa è successo ma di certo non mi sarei mai buttato giù da un taxi in corsa”. A parlare è Luca, il ragazzo che secondo la Procura è stato scaraventato giù dal proprio van da un tassista di Cremona la notte di Natale.
A cura di Filippo M. Capra
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Dopo le intercettazioni choc operate dagli inquirenti alle conversazioni telefoniche di Giovanni Carrera, il tassista di Cremona indagato per sequestro di persona e lesioni personali gravissime, è Luca Lombardo, il giovane 27enne scaraventato giù dal taxi in corsa, a parlare. Nelle intercettazioni, Carrera è stato ascoltato mentre diceva: "Il pubblico ministero mi ha detto che il ragazzo è a casa ma sta male. Bene, non potrà raccontare la sua versione dei fatti".

Buttato giù dal taxi in corsa: vittima torna al lavoro

Al Corriere della sera, il 27enne ha detto di essere "contento di essere tornato a lavoro", nonostante della sera di Natale del 2021 ricordi poco o nulla. "La vigilia di Natale, dopo cena, sono andato con due amiche alla Chiave di Bacco, un locale in piazza Marconi", spiega, aggiungendo di ricordarsi di aver mangiato una torta e bevuto un gin tonic. La ricostruzione della serata prosegue con l'uscita verso le tre per tornare verso casa. La chiamata al radiotaxi e l'arrivo di Carrera. Giunti con l'auto bianca al B&B dove soggiornavano, i tre ragazzi avrebbero dovuto pagare la corsa per un totale di 20 euro. Luca, in contanti, ne aveva solo 10. Per questo motivo avrebbe chiesto al tassista di saldare il conto con il bancomat ma Carrera il pos non l'ha mai avuto. Infuriatosi per il mancato saldo del conto, il tassista avrebbe dato il via ad una discussione.

Luca: Mai mi sarei gettato volontariamente

Spaventate, le amiche di Luca sono riuscite a scendere dal mezzo di trasporto, un van, ma il 27enne non avrebbe fatto in tempo. Carrera sarebbe ripartito a forte velocità e poi, secondo l'accusa, l'avrebbe spinto giù. Tornato pochi minuti dopo, il tassista ha trovato Luca in una pozza di sangue. Il ragazzo, a tal proposito, dice di non ricordare quanto successo ma che "mai mi sarei buttato volontariamente" dall'auto in corsa. Soccorso dai medici del 118, è stato ricoverato in terapia intensiva. Dimesso il 10 gennaio scorso, è tornato a lavorare nei giorni scorsi: "Non vedevo l'ora – aggiunge – ma non sapevo cosa mi fosse successo".

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