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Lavoratori della logistica in sciopero da 10 giorni in provincia di Milano: “Vogliamo condizioni migliori”

Dura da oltre dieci giorni la protesta dei lavoratori della Clo, la cooperativa della logistica che lavora nei magazzini Coop: chiedono buoni pasto e aumenti.
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I lavoratori Sì Cobas stanno protestando da oltre dieci giorni davanti ai cancelli del magazzino della Cooperativa lavoratori ortomercato a Pieve Emanuele, in provincia di Milano, dove sono stoccati i prodotti della Coop. La richiesta alla cooperativa, di cui gli stessi lavoratori fanno parte, è il miglioramento delle condizioni di lavoro, con i ticket restaurant e livelli di inquadramento più alti.

Oltre dieci giorni di blocchi

I Cobas hanno impedito per giorni l'ingresso dei camion per caricare e scaricare la merce: lunedì sono intervenute le forze dell'ordine per allontanare i lavoratori in protesta davanti ai cancelli. La promessa di un incontro tra le parti in Prefettura ha consentito l'ingresso dei camion merci che attendevano nel piazzale.

Il responsabile delle risorse umane di Clo Davide De Bella ha spiegato ai microfoni di Fanpage.it che la cooperativa ha già fatto degli sforzi, non potendo andare oltre: "È una crisi di sistema che si ripercuote su settori come il nostro, dove le retribuzioni sono oggettivamente basse e dove il mercato è contaminato da soggetti che lavorano nell'illegalità".

Per i Sì Cobas la Clo ha tenuto un inquadramento basso anche per i dipendenti-soci che lavorano da più anni, mentre l'ottenimento dei ticket mensa è legato alle ore di straordinario: nella logistica, denunciano i sindacati, i buoni pasto vengono dati solitamente dopo quattro ore di lavoro.

L'incontro tra le parti

Intanto, dopo più di dieci giorni di presidio, "sono entrati solo una ventina di mezzi contro i 400-500 che di solito entrano giornalmente – fa sapere De Bella -. I primi camion sono entrati finalmente in deposito".

"Il blocco – ha aggiunto – ha avuto ripercussioni anche sulla rete distributiva Coop con supermercati che hanno esposto un cartello con la scritta "prodotto non disponibile per cause indipendenti dalla nostra volontà".

In vista c'è un nuovo incontro tra le parti fissato in Prefettura, con la Clo che aveva chiesto tempo per valutare l'impatto economico delle richieste dei lavoratori.

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