Lancio di bottiglie e musica tutta la notte, la protesta dei residenti di Nolo: “L’anima del quartiere è cambiata”

“Piazza Spoleto a Milano va ripensata, la movida incontrollata e pericolosa sta cambiando l’anima del quartiere. Così si perdono servizi, tessuto sociale”, è la protesta dei residenti contro l’amministrazione comunale che ha di recente reso l’area una piazza “tattica” con tavoli, sedie, tavolini da ping pong.
A cura di Francesca Del Boca
63 CONDIVISIONI
Immagine

"Questa notte siamo stati bersaglio di lanci di bottiglie e un portone è stato sfondato. Il tutto solo per aver chiesto un po’ di silenzio alle cinque di mattina ad un gruppo di ragazzi che stazionava lì da ore". È la denuncia dei membri del Comitato NoLo Residenti a Milano, che riunisce gli abitanti del quartiere situato nel nord est della città, attraverso un video diffuso sui social.

Nelle riprese, girate da un residente in piena notte, si vede un gruppo di giovani che scaglia bottiglie di vetro prese da un cestino e grida contro chi, dal balcone, chiede la fine degli schiamazzi. La scena è avvenuta in piazza Spoleto, recentemente resa "piazza tattica" pedonale con sedie e tavoli, tavolini da ping pong, rastrelliere per le bici e panchine. "Da anni documentiamo come l’intervento “tattico” abbia innescato una trasformazione ormai inarrestabile del nostro quartiere, in una zona di movida totalmente incontrollata e sì pericolosa", sono state sempre le parole del comitato. "È cambiata l'anima del nostro quartiere. Qui non hanno più cittadinanza il diritto al sonno (di chi lavora in primis, e di tutti i residenti sopra la piazza), il diritto al verde (quel poco devastato quasi completamente), il diritto ai servizi (quanti esercizi commerciali hanno chiuso negli ultimi tre anni per fare spazio a bar e simili), il diritto al bello (i palazzi deturpati e una sporcizia dilagante), il diritto ad una vera socialità rispettosa".

E una stoccata finale all'intera amministrazione comunale, taggata con il sindaco Beppe Sala nel post di protesta. "Le tattiche, per loro natura, si cambiano e si migliorano, si adattano in virtù dei risultati, e solo così possono diventare strategie vincenti.  Ad oggi è sotto gli occhi di tutti la protervia ideologica di chi si ostina a non ascoltare i residenti (e costringerli a vivere queste situazioni di grave disagio e stress) pur di non ammettere che questa piazza va ripensata profondamente".

Un tema, del resto, già ampiamente sollevato dai residenti della zona, area protagonista di un rapidissimo fenomeno di gentrificazione dove gli appartamenti possono costare anche il doppio rispetto a 5 anni fa. Il prezzo da pagare da chi ci abita, però, è troppo alto (e non solo per gli immobili). "Ci dicono: "Le vostre case sono aumentate di valore, di cosa vi lamentate", "saranno i soliti vecchi che si lamentano", “andate a vivere in campagna se il casino non vi piace”. Ma l’età media di chi partecipa al comitato è intorno ai 40 anni. Quasi tutti i residenti che vivono sopra la piazza hanno già speso cifre importanti per cambiare gli infissi (con ben poco vantaggio). Non abbiamo mai cavalcato nessun tentativo di strumentalizzazione politica a sfavore di questa amministrazione. Le chiamate alle forze dell’ordine sono decine e decine con interventi praticamente nulli". 

E ancora."È estenuante e avvilente, chiediamo una riflessione seria e onesta sul futuro della piazza e di questo quartiere, che si sta trasformando sempre più velocemente in un’unica zona di movida non gestita e sta perdendo servizi e tessuto sociale ogni giorno che passa… attendiamo da mesi una risposta concreta dalla nostra amministrazione per discutere un futuro che prenda in considerazione anche le esigenze dei residenti, e possa coniugarsi con l’idea di città a 15 minuti in cui questa amministrazione dice di credere".

63 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views