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Il rapper Shiva arrestato a Milano

Walter Pugliesi, presunto aggressore di Shiva, parla della sparatoria: “Non sapete come stanno le cose”

Walter Pugliesi, 30 anni, è uno dei due lottatori di MMA che l’11 luglio scorso hanno partecipato all’agguato ai danni del rapper Shiva a Settimo Milanese. Al momento, insieme al 24enne Alessandro Rossi, è indagato solo per violazione di domicilio.
A cura di Francesca Del Boca
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Walter Pugliesi e Andrea Arrigoni (Shiva)
Walter Pugliesi e Andrea Arrigoni (Shiva)
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Non avevano mai commentato pubblicamente la vicenda. Ma oggi Walter Pugliesi, 30 anni, lottatore professionista di MMA che l'11 luglio scorso ha partecipato all'agguato ai danni del rapper Shiva, attraverso una storia Instagram risponde alle tante critiche ricevute sul profilo social. "Mi insultate e non sapete neanche come stanno le cose, mi date dell'infame, mi criticate…su Instagram tutti leoni, nei locali dove lavoro abbassate tutti lo sguardo", dice in un video. "Ma le avete lette le carte?".

Il giorno della sparatoria

Le stesse carte che così ricostruiscono la vicenda, accaduta quest'estate davanti allo studio di registrazione del rapper Shiva, al secolo Andrea Arrigoni: solo una puntata di una più ampia faida tra gang opposte della scena musicale milanese, la Santana Gang (che fa capo allo stesso Shiva) e la Seven Zoo di Rondo da Sosa.

L'11 luglio, in particolare, Walter Pugliesi, 30 anni, e Alessandro Rossi, 24 anni, i due giovani lottatori attualmente indagati solo per violazione di domicilio, si presentano incappucciati davanti alla sede della Milano Ovest, a Settimo Milanese. Secondo gli inquirenti si tratta di un'imboscata al rapper 24enne, che in men che non si dica estrae la pistola e risponde a colpi di proiettile, ferendo ambedue alle gambe. I lottatori, soccorsi in poco tempo dai sanitari, si rifiutano però di denunciare l'accaduto. Mettono in piedi una versione fumosa dell'accaduto, lasciando perdere le loro tracce.

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L'arresto di Shiva

Il rapper Shiva, intanto, dal 26 ottobre scorso si trova recluso in carcere con l'accusa di duplice tentato omicidio e porto abusivo di armi (e una successiva per una rissa avvenuta a San Benedetto del Tronto, nelle Marche). "Ho solo reagito all'aggressione, non volevo fare del male a nessuno", la versione del cantante davanti al gip. "Si sono avvicinati in due e mi hanno spaccato la mandibola, ho un referto che lo dimostra". "Ha mirato verso il basso", fanno eco gli avvocati Daniele Barelli e Marco Campora. "E non era l'unico assalto che il rapper ha subito in quei mesi". "Può sparare ancora", la sentenza invece del gip.

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