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Il rapper Shiva arrestato a Milano

Shiva dopo l’arresto per tentato omicidio: “Mi hanno colpito, mi sono solo difeso dall’aggressione”

“Mi sono difeso da un’aggressione, in due si sono avvicinati e mi hanno colpito spaccandomi la mandibola, ho un referto per dimostrarlo”. Lo spiega il trapper Shiva davanti al giudice per le indagini preliminari.
A cura di Giorgia Venturini
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Il trapper Shiva (foto da Instagram)
Il trapper Shiva (foto da Instagram)
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Per la prima volta dopo l'arresto per tentato omicidio Shiva, all'anagrafe Andrea Arrigoni, si è difeso davanti al giudice per le indagini preliminari di Milano Stefania Donadeo. "Mi sono difeso da un'aggressione – ha commentato il trapper 24enne -. In due si sono avvicinati e mi hanno colpito spaccandomi la mandibola, ho un referto per dimostrarlo". Shiva, assistito dall'avvocato Daniele Barelli, ha collaborato con le autorità e ha risposto a tutte le domande del giudice. Il cantante ha insistito sul fatto che è stato legittima difesa: ha detto di essersi sentito accerchiato nel cortile della sua casa discografica da due lottatori che hanno lasciato segni visibili sul volto.

I fatti risalgono all'11 luglio scorso in via Cusago a Settimo Milanese quando due giovani vicini al mondo del dell'Mma sono rimasti feriti con più colpi di pistola. Quanto accaduto rientra nel "dissing" tra Shiva e il rapper Rondo Da Sosa. Nel video ripreso dalle telecamere di sorveglianza installate fuori dalla casa discografica del trapper Shiva, che si trova in via Cusago a Settimo Milanese (Milano), è possibile vedere il cantante mentre impugna una pistola e spara contro due giovani che praticamente gli corrono addosso e che hanno poi riportato ferite alle gambe. Così per il rapper è scattato l'arresto e per lui si sono aperte le porte del carcere di San Vittore.

Cosa svelano le telecamere sull'arresto

Le telecamere di video sorveglianza hanno ripreso tutto quanto è accaduto: si vede un Suv nero con a bordo tre persone tra cui il rapper milanese, entra nel cortile. Proprio mentre il gruppo scende dall'auto, due ragazzi – vestiti completamente di nero – entrano correndo dallo stesso cancello. Subito dopo arriva un altro ragazzo, vestito invece di bianco, che dopo pochi secondi scappa insieme ai due aggressori. È a quel punto che il trapper, estrae l'arma e inizia a sparare. Le indagini hanno poi svelato che le due persone rimaste ferite avevano pianificato un agguato proprio nei confronti dell'artista per rispondere ad alcuni insulti diffusi online.

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