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La mamma della 13enne accoltellata dalle compagne di classe: “Non sa perché lo hanno fatto”

La 13enne è stata sottoposta a un intervento chirurgico durato più di 5 ore. Come spiegato dalla madre, nemmeno lei sa perché le due compagne di classe l’hanno accoltellata: “È davvero incredibile quello che è successo”.
A cura di Enrico Spaccini
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Immagine di repertorio
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L'intervento chirurgico è durato più di cinque ore, ma è riuscito. La 13enne che sabato scorso è stata aggredita e ferita a colpi di forbice da due compagne di classe aveva riportato diversi tagli alla nuca e al volto. Questa mattina, 27 febbraio, è stata operata all’ospedale Borgo Trento di Verona. Il lavoro più complesso, però, ha riguardato il tendine del polso sinistro rimasto lesionato dalle lame. Con ogni probabilità, sarà necessario tornare di nuovo sotto i ferri. La mano, nel frattempo, dovrà rimanere immobile per un mese.

La madre della 13enne e il motivo dell'agguato

La mamma della ragazzina, così come il resto della famiglia, non ha mai lasciato l'ospedale. Intervistata dalla Gazzetta di Mantova cerca di darsi una spiegazione per quanto accaduto a sua figlia, ma ancora non ci riesce. Nemmeno la 13enne sa perché le due compagne di classe sono arrivate a fare una cosa del genere. Una delle due le aveva proposto di fare un giro ai giardini pubblici, ma era solo una trappola: la seconda le ha raggiunte e in due l'hanno picchiata e colpita con le forbici.

Un'aggressione imprevedibile: "Non ci sono state avvisaglie, né liti pregresse", ha detto la madre della 13enne ferita, "escludo anche che le ragazze fossero sotto l’effetto di qualche sostanza stupefacente, è davvero incredibile quanto successo". Le ipotesi che circolano parlano di gelosia, perché la ragazzina aveva una relazione sentimentale con un coetaneo, ma anche di invidia, visto che a scuola è brava e fa anche parte della banda musicale del paese".

Il compito dei genitori

"È vero, mia figlia è una brava studentessa da sempre, le viene facile", ha commentato la donna, "ma di sicuro non è una ragazza che denigra gli altri o mette in mostra i propri successi". L'unico motivo che può pensare la madre della 13enne è il "disagio", anche se "sta di fatto che in cinque minuti a mia figlia sono stati portati via i suoi tredici anni. Ora tocca a noi genitori ridarglieli con calma e serenità".

Mentre la ragazzina cerca di superare, sia fisicamente che psicologicamente, quanto accaduto in quel pomeriggio, i genitori delle sue aggreditrici hanno contattato sua madre: "Mi hanno chiesto informazioni sull'intervento, su come sta, so che sono distrutti", poi conclude: "Tra noi e loro non so chi stia peggio, ora devono fare i conti con una situazione terribile".

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